Politica

Seveso, una riunione aperta (senza il sindaco) per discutere dei sottopassi

La organizzano le forza di opposizione (Pd, M5S e Butti) nella serata di lunedì 9 dicembre, dopo che la richiesta di consiglio comunale aperto è stata nuovamente respinta.

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Se il sindaco non apre il consiglio comunale ai cittadini, lo faranno i consiglieri. A Seveso, dopo settimane di tira e molla su questo argomento, l’opposizione ha infatti optato per il fai-da-te.

Era cominciato tutto a inizio novembre, più di un mese fa, quando alcuni consiglieri dell’opposizione (Anita Argiuolo ed Ersilia Cappelletti del Pd, Paolo Butti del gruppo consiliare omonimo e Antonio Cantore, del M5S) avevano chiesto ufficialmente un consiglio comunale aperto per parlare di viabilità e Pedemontana. La richiesta, che pure da regolamento avrebbe dovuto essere accolta in quanto formulata da un quinto dei consiglieri comunali, era stata respinta dal sindaco con la motivazione di un vizio di forma nella presentazione della domanda. Si era poi tenuto, in doppia seduta il 25 e 26 novembre, un consiglio “standard”, il cui punto forte all’ordine del giorno era la presentazione dei nuovi progetti di viabilità interna concordati con Ferrovie Nord: dal raddoppio dei binari a Seveso e Baruccana, al sottopasso di via Montello e ai sovrappassi pedonali. Opere che dovrebbero cercare di aggirare l’eterno problema dell’attraversamento ferroviario sevesino, ma che in realtà sono state per lo più accolte con scetticismo e timore (soprattutto per quel che riguarda sottopasso e sovrappassi) dall’opposizione e da diversi cittadini. A questo aveva poi fatto seguito (giovedì 21 novembre) una riunione dei capigruppo, che aveva deliberato in favore del consiglio comunale aperto: richiesta ancora una volta respinta dal presidente del consiglio comunale, Riccardo Sala, sostanzialmente con la motivazione che un’ulteriore seduta consiliare non sia necessaria: i progetti sarebbero già stati sufficientemente presentati e spiegati ai (numerosi) cittadini intervenuti sia alla riunione della commissione territorio del 21 novembre, sia al consiglio del 25. Pareri contrari alla seduta aperta sarebbero inoltre stati espressi da Lega, Fratelli d’Italia, MuoviAmoSeveso e, in parte, anche da Forza Italia, perché avrebbe avuto l’unico scopo di raccogliere domande da sottoporre in un secondo momento a Ferrovie Nord. I prossimi 9 e 10 dicembre, invece, si terranno una commissione capigruppo e un altro consiglio comunale in cui si delibererà sui progetti presentati. «Non vi sono ulteriori o diverse informazioni da condividere, mentre vi è la necessità di concludere al più presto – scrive Sala in una nota ai capigruppo. E aggiunge -: Vi è una seria possibilità di creare disinformazione laddove venisse convocata un’ulteriore seduta di consiglio comunale sul tema, dove i cittadini si illuderebbero di poter essere coinvolti, con questa modalità, nel fornire le proprie indicazioni sull’analisi di fattibilità tecnica-economica, mentre le procedure normative prevedono un iter diverso »

È a questo punto che Argiulo, Cappelletti, Butti e Cantore hanno deciso di indire una propria riunione pubblica sul tema delle opere connesse all’attraversamento ferroviario proposte dalla giunta leghista, che si terrà lunedì 9 novembre alle ore 21.00 presso la sala polifunzionale di via Redipuglia. «Riteniamo che, su un tema di fondamentale importanza per il futuro della nostra città, non solo ci debbano essere momenti di informazione ai cittadini, non solo si debba permettere loro di esprimere opinioni e proposte, ma si debba consentire ai consiglieri comunali di ottenere tutti questi riscontri prima di decidere – hanno affermato, accusando Sala di non aver avuto sulla questione un atteggiamento imparziale come quello richiesto dal suo ruolo -. Per questo motivo, dopo aver scritto al Prefetto perché si adoperi affinché vengano ripristinati i diritti dei consiglieri comunali, abbiamo deciso di organizzare da noi un incontro pubblico. Sarà l’occasione di presentare le proposte sul tavolo e di ascoltare le opinioni dei cittadini, delle attività economiche e delle associazioni sevesine. Scelte così impattanti e condizionanti la vita futura della città vanno ponderate sotto tutti gli aspetti prima di prendere decisioni».

In apertura: coda al passaggio a livello di San Pietro, a Seveso

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