Salute

Monza fa scuola: salvata una bambina in Paraguay

Cecilia è la prima bambina che ha beneficiato di un trapianto di midollo nel primo e unico centro trapianti di cellule staminali del Paraguay realizzato grazie al contributo della Fondazione Monza e Brianza per il Bambino e la sua Mamma.

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Una storia straordinaria. Una storia di preziosa collaborazione fra equipe mediche. Una storia che ha permesso a una bambina sudamericana di tornare a sorridere.

Si chiama Cecilia ha 4 anni e vive in Paraguay e si è appena sottoposta con successo a inizio novembre al trapianto di cellule staminali emopoietiche. Tutto questo grazie alla Fondazione Monza e Brianza per il bambino e la sua mamma che ha collaborato con il l’équipe sudamericana accompagnando i medici nel percorso di guarigione della paziente affetta da aplasia midollare, una patologia caratterizzata da un danno irreversibile del midollo emopoietico che diventa incapace di produrre le cellule staminali e che, se non trattata, può portare alla morte soprattutto a causa di infezioni ed emorragie.

LA SINERGIA

A rendere nota la vicenda è la fondazione stessa che ha raccontato che l’intervento è stato effettuato presso l’Ospedale Niños de Acosta Ñu ad Asunción, grazie al contributo di medici e infermieri della Fondazione MBBM che, insieme all’Associazione Sostegno Ematologia Oncologia Pediatrica (ASEOP) e al Comitato Maria Letizia Verga, ha accompagnato l’Ospedale nella creazione del primo centro trapianti di cellule staminali ematopoietiche del Paese e nella formazione dei medici per renderlo operativo e autonomo.

I DATI

“Negli ultimi dieci anni il Ministero della Sanità del Paraguay ha compiuto notevoli sforzi per migliorare l’assistenza sanitaria ai bambini con cancro. Oggi, oltre il 70% dei bambini con leucemia linfoblastica acuta sopravvive nel Paese ma, per alcuni di loro, l’unica possibilità di guarigione passa attraverso un trapianto di cellule staminali ematopoietiche” ha commentato Valentino Conter, responsabile della Children Global Medicine.

Secondo le stime sull’incidenza dei tumori pediatrici in Paraguay sono infatti circa 80 i pazienti pediatrici che ogni anno necessitano di un trapianto per aver maggiori possibilità di sopravvivenza.

IL PROGETTO

L’idea della creazione del primo centro trapianti di cellule staminali in Paraguay nasce nell’ambito delle iniziative di cooperazione internazionale che i clinici e i ricercatori del centro di Monza portano avanti da oltre trent’anni e che nel 2016 si sono denominati Children Global Medicine, in riferimento a quell’area di studio internazionale che pone attenzione al miglioramento dello stato di salute e all’accesso alle cure per tutta la popolazione del mondo, secondo il principio dell’equità.

Recentemente la Children Global Medicine è diventata dipartimento universitario dell’Università degli studi di Milano-Bicocca, diretto dal professor Andrea Biondi, un riconoscimento che permetterà di certificare la formazione universitaria dei training realizzati dalla Fondazione MBBM.

“Quello che adottiamo in tutte le nostre missioni e che abbiamo esportato anche in Paraguay si chiama ‘capacity building approach’. Nell’avvicinarci ai Paesi con ‘risorse limitate’, cerchiamo di migliorare le competenze ottimizzando l’uso delle risorse locali e adoperando sia una metodologia di affiancamento in loco, sia una formazione continua a distanza. -spiega Marta Verna, medico della Fondazione Monza e Brianza per il Bambino e la sua Mamma e responsabile del progetto in Paraguay: – Una missione così ambiziosa può essere possibile solo attraverso la creazione di una rete di formazione, educazione, scambio di competenze tra operatori. In questo modo ci siamo affiancati all’équipe del Paraguay, che è stata capace di accoglierci e partire insieme a noi nella grande sfida di curare ogni giorno un bambino in più”.

In particolare Iìil progetto in Paraguay è nato dopo una prima missione esplorativa nel novembre 2018 e, grazie al riconoscimento del grant ‘My Child Matters’ di Sanofi Espoir Foundation della durata di tre anni, è iniziata la pianificazione del lavoro che ha visto coinvolti gli infermieri e i medici della Fondazione nella formazione del personale locale con l’obiettivo di realizzare entro la fine del 2019 il primo trapianto allogenico pediatrico del Paese.

ALTRE COLLABORAZIONI

La Fondazione sta sviluppando progetti di Children Global Medicine oltre che in Paraguay anche in altri paesi del Centro America (Nicaragua, Guatemala), e in passato ha promosso un progetto di capacity building in Iraq.

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