Il trapper brianzolo Raffafl inneggia alla violenza. Il sindaco: “Emergenza educativa”

Due minute di rime che inneggiano all’odio e alla violenza: si riassume così il video musicale che in queste ore sta spopolando a Seregno, “la città delle mazzate”
Voleva diventare virale e ci è riuscito alla grande. Stiamo parlando di Raffafl, un giovane seregnese, aspirante trapper, che in queste ore sta spopolando sul web grazie ad un video musicale girato proprio a Seregno, zona San Carlo. A farlo diventare “famoso”, però, non è stata la sua musica o il talento, ma il testo della canzone: il video infatti, non solo è stato girato in Brianza ma si intitola proprio come la città in cui il cantante vive e lavora e che non viene dipinta bene, anzi, viene definita come “la città della mazzate”e rappresentata un po’ – passateci il termine – come la “gomorra” brianzola: una gruppo di giovani, dall’atteggiamento spavaldo e con l’aria minacciosa, cantano seduti in un parcheggio, tra sigarette, mazze di legno, mostrando tatuaggi e auto che fanno testa-coda a mo’ di sfida. La clip musicale, ovviamente, ha fatto il giro dei social in pochi minuti finendo anche tra le mani del Sindaco Alberto Rossi, di moltissimi cittadini, di alcuni consiglieri comunale e anche della Polizia Locale che, attualmente, sta facendo le dovute verifiche.
Il caso: un video musicale volgare e che inneggia alla violenza
Il video ha già superato le 12mila visualizzazioni su youtube: una canzone che dura oltre due minuti e il cui ritornello recita cosi: “seregno seregno capitale, tu che ci fotti non potrà capitare”. Più che una canzone sembra quasi una minaccia musicale rivolta a chissà chi. “Seregno”, la trap song cantata da Raffafl è in realtà online già da agosto ma, in queste ore, ha scatenato sul web non poche polemiche tanto che, il consigliere Tiziano Mariani ha immediatamente provveduto ad inviare un’interrogazione all’Amministrazione chiedendo, tra le altre cose, che tipo di intervento quest’ultima vuole prendere contro l’autore del testo e del video: “Al di là del rispetto per forme di espressione artistica anche provocatorie – scrive Mariani – domando se non siano censurabili ai limiti della denuncia forme e toni apertamente inneggianti la minaccia e la violenza . Come ritiene il Sindaco proteggere il buon nome della città e l’incolumità dei suoi cittadini?”.
La risposta del sindaco: “c’è una crisi educativa grande come una casa”
Sono state tantissime le segnalazioni che in queste ore ha ricevuto Alberto Rossi, “genitori che mi mandavano, allarmati, il link al video – ci spiega – come Sindaco mi sono già attivato per informare la Polizia Locale che, con discrezione, sta facendo le sue verifiche ma altro, come Amministrazione, non possiamo fare. Quello che mi sento di dire è che siamo di fronte ad una crisi educativa importante e che prima dell’Amministrazione deve arrivare la genitorialità – e conclude – in questo video si sentono parole offensive, si vedono atteggiamenti intimidatori che per primo condanno. Ecco perché è fondamentale per me fare rete con le scuole, gli enti locali e, soprattutto, credo che sia importantissimo incontrare i giovani e ascoltarli”.
Intanto, ad essere ascoltato è proprio l’aspirante trapper che, in queste ore, è riuscito a raggiungere un vasto pubblico. “Seregno”, infatti, non è la sua unica produzione. Di recente, infatti, è stato pubblicato un suo nuovo video “Entro nel club” che ricalca le fila del primo ma che, questa volta, viene – se si può dire – arricchito anche con delle parole volgare rivolte alla figura femminile che ci viene difficile riportarvele. A far riflettere, sono anche i numerosi commenti che si leggono sotto i video postati su youtube: molti si complimentano per le parole e le rime, altri invece esprimono commenti negativi usando parolacce e bestemmie.