Cultura

Premio Letterario Brianza: ecco i premiati della XIV edizione

Un pomeriggio letterario che ha visto protagonisti libri e racconti.

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Si è aperto con la lettura dell’Infinito di Leopardi, a 200 anni dalla pubblicazione, la quattordicesima edizione del Premio Letterario Brianza. Nella sala di Assolombarda, sabato pomeriggio, l’attore Alessandro Baito ha condotto il pomeriggio letterario che ha visto protagonisti libri e racconti.

Il Premio Brianza, nato per iniziativa della sezione monzese dell’associazione Mazziniana d’Italia, è patrocinato dalla provincia MB, dai comuni di Comune di Monza, Comune di Lissone, Comune di Aicurzio, Comune di Bernareggio, è sostenuto dal comune di Monza,  Fondazione della Comunità di Monza e Brianza, Brianza Acque.

A sorpresa, la giuria popolare formata da sei gruppi di lettura delle biblioteche della Brianza ha decretato un parimerito nella terzina dei finalisti. Ex aequo per “Quella metà di noi” di Paola Cereda; Giulio Perrone editore e “Il mio nome è Leonardo” di Massimo Gregori Grgic, il Ciliegio editore. Secondo posto per “Sotto un cielo di bombe” di Eugenia Di Guglielmo, Scatole Parlanti editore


BIO E MOTIVAZIONI DEI FINALISTI

MASSIMO GREGORI GRGIČ è nato a Firenze ma ha vissuto a lungo a Monza. Da alcuni anni abita e lavora in un casale sulle colline pisane. Già autore per Il Ciliegio di Omicidio in Cattedrale, Il mio nome è Seneca, Avviso di pericolo, Soluzione di giustiziaIl mio nome è Leonardo è il suo dodicesimo romanzo.

“Nell’anno dedicato a Leonardo da Vinci non poteva mancare “Il mio nome è Leonardo” Una biografia  rispettosa della storia, ma  raccontata come un romanzo, ché romanzesca  appare ai nostri occhi  la vita di quest’uomo straordinario. L’autore ci accompagna  con  ampiezza di dati e ambientazioni fedeli e affascinanti, attraverso i tanti passaggi di Leonardo presso le corti italiane e francesi che lo ospitarono tributandogli ammirazione e grandi onori; Gregori ne racconta  la parte ufficiale e quella privata con un ritmo vivace e linguaggio diretto e scorrevole, quasi giornalistico, punteggiato da molte escursioni nel fiorentino d’epoca”.

PAOLA CEREDA: nata e cresciuta in Brianza, si è laureata in Psicologia a Torino con una tesi sull’umorismo ebraico. Si è specializzata in diritti umani e cooperazione internazionale, in particolare in progetti artistici e teatrali nel sociale. Ha viaggiato e lavorato in molti paesi del mondo. Attualmente vive a Torino e collabora con ASAI, Associazione di Animazione Interculturale, dove si occupa di progetti artistici con minori italiani e stranieri. Cura la regia e la drammaturgia della compagnia teatrale integrata assaiASAI, nella quale recitano ragazzi di età, provenienze e abilità differenti. Vincitrice di numerosi concorsi letterari, è stata finalista al Premio Calvino 2009 e già vincitrice del Premio Brianza con il romanzo Della vita di Alfredo (Bellavite).
“Con un linguaggio elegante ma non troppo ricercato come si addice al personaggio,  racconta la storia di Matilde Mezzalana. Si esprime qui l’amore per il teatro mutando in palcoscenico il quartiere periferico e multiculturale di Torino, Barriera di Milano, entro cui agiscono i protagonisti e i personaggi minori che, insieme, creano  una serie di scene di vita vivace e contemporanea. Ma dove ogni personaggio ha due vite, due verità: una visibile, l’altra gelosamente nascosta. Con l’io segreto e con chi non sa e non si sforza di capire l’altro bisogna fare i conti e qualche volta conti non tornano”.

EUGENIA DI GUGLIELMO è nata e cresciuta a Firenze, dove ha compiuto studi classici e si è specializzata in Archeologia. Attualmente insegna al Liceo Statale di Merate. Nel 2017 ha pubblicato con Scatole Parlanti la sua prima opera, A tutto tondo, dalla quale ha da poco ricavato una sceneggiatura per il teatro. Sotto un cielo di bombe è il suo secondo romanzo.
“Tre generazioni di donne, una preadolescente con le sue insicurezze, la mamma separata e in difficoltà a gestire la sua solitudine e le turbolenze della figlia, la nonna che con saggezza riequilibra i loro rapporti. Con l’occasione di una breve gita di tre giorni fra Toscana ed Emilia aiutate dai ricordi dei bisnonni che in  quei luoghi dovettero affrontare la paura delle bombe vere, ritrovano intimità e condivisione e, rinforzate da questo caldo affetto reciproco si sentiranno più forti per affrontare le bombe metaforiche che minacciano ognuno di noi”.


LIBERA IL RACCONTO
I primi racconti premiati sono stati quelli inviati dalla Casa circondariale di Monza grazie al corso di scrittura creativa tenuto dalla docente Fina Quattrocchi. La giuria tecnica ha riconosciuto il primo premio a “I colori della vita” scritto da Alberto, al secondo posto “La mossa del cavallo” di Massimo e al terzo “La finestra” di Luigi. Tutti i racconti saranno pubblicati sul blog del premio letterario.


RACCONTI INEDITI
“Sono arrivati molti racconti interessanti e vari – ha detto la presidente di giuria Gianna Parri – la Giuria tecnica ha scelto la terzina finalista che poi è stata sottoposta al giudizio insindacabile della giuria giovani composta dagli studenti dell’Istituto Mapelli, del Liceo Bianconi, dello Zucchi e del liceo linguistico Parini”.
Vince il primo premio Patrizia Rota con “La Signora”. Il suo racconto è un approccio apparentemente leggero al tema drammatico del suicidio assistito.
Secondo posto a parimerito per “Note in libertà” di Daniela Cobalchini e “La musica del silenzio” di Renzo Beretta. I racconti saranno pubblicati sul blog premioletterariobrianza.wordpress.com


SAGGI
Per la sezione saggi è premiato il lavoro di Chiara Ballabio, scomparsa da pochi giorni e del marito Zeno Celotto, con il fotografo Maurizio Esni per la trilogia per Seregno – La storia di Seregno dal XVI al XX secolo. “Con un lavoro attento e rigoroso basato su documenti gli autori hanno saputo ricostruire la storia di Seregno dal XVI al XX secolo con una bella trilogia ricca di immagini d’epoca e attuali, a beneficio degli studiosi e di tutti i cittadini della Brianza”.


MENZIONE SPECIALE
La giuria ha istituito quest’anno un premio alla carriera a Valeriana Maspero, autrice di Storia della corona ferrea – del 2008 – Monza crocevia di storia, città d’arte.2013 – La Brianza in Geostoria della civiltà lombarda, del 2013 – Il ghibellino di Modoezia, 2014 – Memorie di una millenaria 2016 – La dinastia del drago- 2018. Quest’anno ha firmato “Fantalisa” un omaggio al genio di Leonardo, ma attraverso quattro piani temporali che si alternano dal Rinascimento fiorentino al quinto millennio per ricordare che i geni e la sensibilità degli uomini hanno bisogno della genialità femminile per essere trasmessi.


OSPITE D’ONORE

Milena Gabanelli
“In un momento storico in cui le notizie viaggiano in nano secondi in tutto il mondo e spesso non sono verificate e costruite ad arte per interessi di mercato, guadagni illeciti, nascosti fini politici e gli odiatori  distruggono volontariamente personalità rispettate e carriere specchiate c’è bisogno di giornalisti coraggiosi  che affrontano situazioni difficili, o, come Milena Gabanelli, si impegnano a cercare la verità delle affermazioni o delle situazioni, attraverso la ricerca attenta dei dati certificati prima di presentarli al pubblico”.

Il Premio Brianza è patrocinato dalla provincia MB, dai comuni di Comune di Monza, Comune di Lissone, Comune di Aicurzio, Comune di Bernareggio, è sostenuto dal comune di Monza, Fondazione della Comunità di Monza e Brianza, Brianza Acque.

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