Ambiente

Nel 2020 quasi 100 Park Angel per tutelare il Parco di Monza e fermare i cani liberi

Sono 85 le domande presentate. A novembre partirà il corso di formazione e poi, in primavera, gli «angeli» del Parco scenderanno in campo. Assessore Sassoli: «In tanti per mettere cuore e tempo a tutela dell’ambiente»

pasquetta-parco-di-Monza-Villa-Reale-Lunedì-Santo-Monza-parco-grigliata3-mb

Sono 85 i «Park Angel» che saranno i nuovi «angeli» del Parco di Monza. I monzesi hanno risposto in tanti alla «call to action» lanciata dall’Amministrazione Comunale e chiusa lo scorso 20 ottobre. I «Park Angel», che indosseranno una pettorina bianco-rossa, avranno un ruolo speciale. Sarano chiamati a presidiare, ma anche informare: considerando i dati di affluenza del Parco, stimati in cinque milioni di persone l’anno, potranno garantire una presenza fissa in grado di diffondere una vera cultura di rispetto relativa ai diritti e ai doveri di tutti gli avventori.
Tra i vari problemi che dovranno affrontare, quello dei cani liberi. In mancanza di aree apposite per poter far scorrazzare i propri amici a quattro zampe (una vera vergogna in luogo di siffatte dimensioni), in molti li sguinzagliano per il parco a danno della fauna selvatica e della sicurezza delle altre persone, in special mondo dei bambini.
Sono diverse ogni anno le uccisioni di anatre, scoiattoli e lepri da parte di cani che per istinti tendono a morderli procurando loro ferite spesso mortali. Anche i runner sono oggetto di attenzione da parte di alcuni cani.
Un problema quello dei cani liberi, che nonostante il regolamento del parco parli chiaro, mai nessuno è riuscito ad arginare. Ad aggravare la situazione il fatto che spesso chi contravviene siano spesso gli stessi soggetti che quotidianamente frequentano il polmone verde. Agli “angeli del parco” l’ingrato compito di sensibilizzare questi padroni incivili.  

Cuore e tempo per l’ambiente. «Ancora una volta la nostra città ci sorprende, confermando un’attenzione straordinaria al nostro territorio, spiega l’Assessore all’Ambiente Martina SassoliDecine di cittadini hanno deciso di mettere il cuore e il proprio tempo a disposizione del nostro Parco, con la sua flora e la sua fauna. I volontari – spiega Martina Sassoli – saranno i “portatori sani” dei valori del rispetto dell’ambiente: tuteleranno il patrimonio verde e gli animali, ma vista anche la necessità che il Parco sia sempre più a portata di tutti, promuoveranno una pacifica convivenza tra uomo e natura».

«Park Angel», l’identikit. Degli 85 «Park Angel» la maggior parte, 50, sono donne. «Un dato che conferma come le donne giochino un ruolo sempre più decisivo nella gestione dell’ecosistema, sottolinea l’AssessoreHanno un ruolo fondamentale nell’educazione delle future generazioni e sembrano trovarsi davvero a loro agio con tutto ciò che è “eco”». La fascia d’età più presente è quella tra i 56 e i 65 anni (26 domande), seguita da quella dai 46 ai 55 anni (21 iscrizioni). I più giovani, quelli tra i 18 e i 25 anni, sono i meno rappresentati (4 iscrizioni).
La formazione. Gli «angeli» del Parco, prima di diventare operativi, dovranno seguire un percorso di formazione che inizierà sabato 16 novembre e proseguirà per altri cinque sabati (23, 30 novembre, 14 dicembre, 18 gennaio e 15 febbraio). La formazione comprenderà: conoscenza della flora e della fauna, tecniche sul recupero degli animali domestici e selvatici feriti e procedure di primo soccorso, nozioni sul Regolamento del Parco e conoscenze storiche e ambientali sui Giardini della Reggia e sul Parco, competenze base sulle modalità di approccio e relazione con gli utenti, studio della normativa nazionale e regionale inerente agli animali. Il percorso formativo è affidato a Luigi Migliavacca (responsabile «CRAS – Centri di Recupero per Animali Selvatici»), Stefano Raimondi (responsabile sanitario «CRAS») e al personale del Consorzio e della Polizia Locale. I «Park Angel» entreranno in servizio in primavera.
MBNews è anche su WhatsApp. Clicca qui per iscriverti al canale e rimanere sempre aggiornato.