Attualità

Legge anti-abbandono, seggiolini scatta l’obbligo. Damasco: “Una legge inadeguata e fatta di fretta”

Da oggi, chi non ha il sensore anti-abbandono rischia multe e decurtazione dei punti sulla patente. Il Presidente di Salvagente, associazione monzese, chiede un proroga

Man putting his son into car seat

Allo scoccare della mezzanotte, è scattato l’obbligo di installare sulle automobili i sensori anti-abbandono. Immediato il tam-tam della notizia sui social e, di conseguenza, il panico tra tutti quei genitori che ancora non hanno acquistato il dispositivo. Per chi non risultasse a norma, infatti, sono previste multe salatissime (fino a 400 euro) e la decurtazione dei punti dalla patente. Una legge che ha fatto e sta facendo discutere ma sulla quale c’è ancora poca chiarezza e molta confusione, soprattutto per le mamme e i papà. A chiarire la situazione, c’è Mirko Damasco, presidente dell’associazione monzese Salvagente, che da anni si è battuto affinché il DDL “salva bebè” diventasse realtà. Ora, però, che l’anti-abbandono è legge, Damasco, vuole fare il punto della situazione perché – dice – “questa legge, anche da noi voluta è stata fatta con improvvisazione, inadeguatezza e scarsa professionalità”.

Legge anti-abbandono: facciamo chiarezza

“Ieri, a meno di 24 ore dall’entrata in vigore della legge, il Ministero ha diramato una nota esplicativa che determina l’entrata in vigore secca della norma, senza proroghe e delle relative sanzioni, in data odierna – spiega il Presidente di Salvagente – Siamo di fronte, ancora una volta, ad una legge fatta di fretta, senza le dovute verifiche tecniche, ma soprattutto, per la prima volta in Italia, ad un’applicazione che, per educazione, definiremo grottesca”.
Per Damasco, infatti, le cose non sono state fatte nella maniera corretta: “oggi entra in vigore una norma per cui ci sono incentivi fiscali, che non si sa ancora come chiedere. Entra in vigore una norma, per cui, secondo il legislatore, in 15 giorni 3 milioni di seggiolini avrebbero dovuto essere messi a norma – e aggiunge – Entra in vigore una norma, per cui, è obbligatorio avere sensori, che in moltissimi punti vendita risultano esauriti. Entra in vigore una norma, per cui i 120 giorni per l’adeguamento, sono stati calcolati dal 1 Luglio. Peccato che il 1 Luglio la norma non ci fosse. Semplicemente pazzesco”.

Come adeguarsi alla legge: i consigli di Salvagente

Dunque, dato che i 120 giorni di adeguamento alla legge sono stati calcolati dal 1 luglio, la legge entra ufficialmente in vigore oggi 7 novembre e con essa le sensazioni: chi trasporta minori fino ai 4 anni di età e non è munito di dispositivo anti-abbandono, rischia una multa. “Confidando ancora in una ulteriore proroga, che sarebbe l’unica cosa ragionevole e saggia da fare, ad oggi quindi, esistono norma e sanzioni – commenta Mirko DamascoTuttavia ci rifiutiamo di credere che qualcuno, ancora per molti giorni, possa elevare multe. Anzi, se succede, vi preghiamo di segnalarcelo per darvi il necessario supporto. E siamo confidenti che non arriverà alcuna segnalazione in questo senso”.

 

Ora, però, è necessario adeguarsi a quanto richiesto dal Ministero, quindi: cosa devono fare i genitori?
Salvagente dà un elenco delle caratteristiche che il dispositivo deve avere: deve avere un innesco automatico (non devo attivarlo tutte le volte); deve avere segnali luminosi, o di vibrazione, o di chiamata, o di sms , o di collegamento al cellulare per avvisare della presenza bebè a bordo; se ha batterie, devono segnalare il loro stato di carica.
“Vi ricordiamo che, per questi dispositivi, non esiste omologazione, ma autocertificazione della casa produttrice che il dispositivo abbia eseguito test senza alterare la capacità protettiva del seggiolino (altra grande falla della legge) – conclude – Quindi è fondamentale che al momento dell’acquisto richiediate l’autocertificazione del prodotto

Il dibattito politico.
Lega: “Il governo anziché aiutare le famiglie, le mette in difficoltà”

Sulla questione prende la parola anche il deputato Lega e membro della Commissione Trasporti alla Camera, Massimiliano Capitanio che si scaglia contro il governo giallorosso: ” E’ vergognoso che questo governo di incapaci sia riuscito a creare l’ennesimo caos anche su un tema delicato come quello dei dispositivi anti-abbandono per i bambini in auto – sentenzia – La nostra legge, fondamentale per evitare il ripetersi di tragedie terribili, prevedeva 120 giorni di tempo per l’entrata in vigore dell’obbligo e delle sanzioni. Peccato che Toninelli e De Micheli abbiano perso tempo e ora obblighino le famiglie ad adeguarsi in 24 ore, correndo il rischio di sanzioni e nella più totale disinformazione rispetto alle agevolazioni fiscali sull’acquisto. L’ulteriore beffa riguarda il contributo di 30 euro previsto dal Decreto fiscale: da oggi le famiglie devono acquistare i dispositivi mentre il contributo entra attende l’ennesimo decreto del Mit ancora non emanato – e conclude – Come Lega faremo le barricate in tutte le sedi istituzionali per scongiurare l’ennesima tassa sulle famiglie che questo Governo, anziché aiutare, ha messo in difficoltà”.

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