Ambiente

Emergenza clima, non c’è solo Fridays For Future: un monzese ai vertici di Eumans

Pablo Berjano è nel coordinamento nazionale del neonato movimento civico paneuropeo per lo sviluppo sostenibile. Tra gli obiettivi, raccogliere le firme per una legge contro il riscaldamento globale.

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Venerdì 29 novembre è in programma anche a Monza il quarto sciopero globale per il clima di Fridays For Future (leggi qui). Il movimento, nato sulla scia dell’iniziativa della 16enne attivista svedese, Greta Thunberg, da marzo in poi ha già visto migliaia di giovani scendere in piazza. Questa volta, dopo le manifestazioni dei mesi scorsi, a Monza ci saranno cinque stand tematici a Piazza Centemero e Paleari. Dal fashion e cura di sé all’alimentazione e spreco alimentare, dall’energia al turismo sostenibile, fino alla mobilità (qui l’iniziativa).

Tra chi conta di esserci c’è anche Eumans, un movimento civico paneuropeo di iniziativa popolare. Che è nato a maggio di quest’anno sotto l’egida di Marco Cappato, ex deputato europeo e Tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni, cresciuto a Monza dove ha frequentato prima le elementari al Collegio Villoresi San Giuseppe e, poi, le superiori, al Liceo Classico Zucchi.

L’obiettivo è quello di raggiungere entro il 2030 i 17 obiettivi fissati dall’Onu per lo sviluppo sostenibile dell’umanità (eccoli). La modalità operativa è molto concreta. Tramite Iniziative dei Cittadini Europei (ICE), unico strumento di democrazia partecipativa in Europa, Eumans (da leggersi “iumans”) raccoglie firme su temi specifici, da presentare poi come proposte di legge.

Ce ne vogliono un milione in almeno 7 Paesi dell’Unione europea per raggiungere l’obiettivo. Anzi, gli obiettivi. In questi mesi, infatti, la raccolta firme del movimento civico, che organizza riunioni aperte e pubbliche sulla sua piattaforma digitale, ha messo in campo due iniziative: “Act for our rights!”, che chiede di imporre sanzioni automatiche agli Stati Ue che non rispettano lo Stato di Diritto e “Stop global warming!”, che mira a ridurre l’onere fiscale per i redditi bassi tassando lo sfruttamento delle risorse naturali.

Su quest’ultimo tema uno dei referenti nazionali è il monzese Pablo Berjano, madre italiana, padre spagnolo, 26enne ingegnere biomedico in una multinazionale americana. “A breve contatterò partiti e organizzazioni del territorio per chiedere loro di aderire alle nostre iniziative e farsi al tempo stesso promotori – spiega Pablo in quest’intervista ad MBNews – sto intanto sto lavorando al nostro prossimo grande appuntamento, che si terrà a Bruxelles i prossimi 12 e 13 dicembre, in cui discuteremo delle iniziative già attive e di altre insieme a diverse organizzazioni europee”.

Perché e come ti sei avvicinato ad Eumans?

Iniziai ad avere a cuore l’impegno per una società più equilibrata e nel complesso più ‘felice’ dopo gli studi, tra liceo Frisi ed Enriques a Lissone, occupandomi direttamente del benessere fisico delle persone grazie alla laurea in ingegneria biomedica conseguita al Politecnico di Milano. Venni a sapere da mia mamma che un gruppo di cittadini si sarebbe riunito intorno alla figura di Marco Cappato per affrontare quelle questioni che i partiti si stavano dimostrando incapaci di risolvere. Stava nascendo Eumans.

Qual è il tuo ruolo in Eumans?

Da subito mi sono occupato della crisi climatica, per me la più grande sfida che abbiamo davanti. Con il nucleo di coordinamento italiano mi occupo di promuovere una ICE presentata insieme ai Verdi per portare una soluzione al riscaldamento globale. Oltre a questo, ci riuniamo online tutti i martedì sera per discutere del pacchetto complessivo di proposte Eumans. Non per ultimo, sto lavorando al nostro prossimo grande appuntamento, che si terrà a Bruxelles i prossimi 12 e 13 dicembre, in cui discuteremo delle iniziative già attive e di altre insieme a diverse organizzazioni europee.

Eumans è un movimento con un respiro europeo, ma cosa sta facendo a Monza?

Eumans è nato come movimento europeo per rispondere a problematiche che vanno aldilà della scala nazionale. Portiamo le necessità dei cittadini direttamente sul tavolo di chi decide le politiche per mezzo miliardo di europei. Voglio rendere la città in cui vivo portabandiera di fronte ai Comuni europei di politiche, che confermeranno l’Europa come esempio per tutto il mondo di comunità prospera e sostenibile. A breve contatterò partiti e organizzazioni del territorio per chiedere loro di aderire alle nostre iniziative e farsi al tempo stesso promotori. Ciascuna realtà potrà a sua volta servirsi del nostro metodo per proporre le proprie istanze.

State raccogliendo un milione di firme per tassare lo sfruttamento delle risorse naturali. Quali sono le tappe di questo percorso?

La nostra ICE “A price for carbon to fight climate change” punta a combattere il riscaldamento globale spostando la tassazione dai redditi più bassi al danno socio-ambientale causato dalle emissioni di CO2. È stata da poco indicata dall’Osservatorio sui Conti Pubblici Italiani, Carlo Cottarelli, come l’unica via per salvare il pianeta (clicca qui).

Abbiamo tempo fino a luglio 2020 per raggiungere un milione di firme. Si può firmare online. Chiunque può farsi promotore dell’iniziativa organizzando un tavolo di raccolta firme con il materiale che forniamo sul sito. Raggiunte le firme necessarie la misura verrà discussa dal Parlamento Europeo.

Il 29 novembre ci sarà il quarto sciopero globale per il clima. Aderite all’iniziativa e come pensate di collaborare con i Fridays for future?

Venerdì noi attivisti Eumans saremo in diverse città d’Europa, probabilmente anche a Monza, con tavoli per la raccolta firme ai cortei indetti da Fridays for future. Daremo così ai cittadini che saranno in piazza uno strumento efficace  per trasformare il malcontento in proposta politica. Invito chiunque voglia attivarsi a contattarmi per organizzare un tavolo in più nel proprio Comune. Le conseguenze del cambiamento climatico riguardano tutti.

 

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