Vimercate, le eccellenze dell’ospedale: intervento 3D al cavo orale

24 ottobre 2019 | 09:39
Share0
Vimercate, le eccellenze dell’ospedale: intervento 3D al cavo orale

Un altro intervento esclusivo che premia la professionalità del reparto di otorinolaringoiatria dell’ospedale di Vimercate

Un altro intervento esclusivo che giustifica la lode per la professionalità al reparto di otorinolaringoiatria dell’ospedale di Vimercate. E al dottor Franco Parmigiani, primario del reparto, ormai abbonato a queste grandi “imprese della salute”.

Anche se lo stesso responsabile ha tenuto a sottolineare come la paternità della buona riuscita di un “intervento 2.0” come questo, sia di tutti coloro che hanno collaborato, dai medici agli infermieri al personale amministrativo.

L’operazione si è tenuta il 10 settembre scorso su una paziente ucraina di 48 anni, affetta da una neoplasia rara del cavo orale, che aveva già provato a rivolgersi ad altre strutture fuori Italia per risolvere il problema. Problema che in pochi mesi l’avrebbe portata sicuramente alla morte.

L’indicazione della sorella, residente in Italia, è stata in questo senso vitale, e ha portato alla ricostruzione, tramite tecnologia digitale, del palato e della struttura mascellare. “L’esperienza chirurgica è stata messa a punto per la prima volta con questa modalità presso l’ospedale di Vimercate – ha ricordato il primario durante la conferenza stampa di presentazione dell’operazione, alla presenza anche del direttore generale dell’ASST Vimercate, Nunzio del Sorbo – la paziente è arrivata da noi che non apriva la bocca per il dolore.

Sarebbe morta perchè di fatto non riusciva a mangiare. L’operazione che abbiamo pianificato ha perciò previsto una prima fase di demolizione, quindi di ricostruzione. Una ricostruzione che doveva essere però compatibile con una vita sociale. E allora abbiamo pensato ad un innesto di materiale della paziente stessa (un lembo di tibia). Per farlo ci siamo interfacciati con un’agenzia di Bruxelles, con cui abbiamo allacciato una web conference con immagini in 3D, per stabilire la misura perfetta delle viti da utilizzare nell’intervento. Un’operazione che richiede un tempo di circa due ore”.

La fase preparatoria è stata messa a punto in pieno agosto, di pomeriggio. E questo solo grazie alla caparbietà del primario, che ha tenuto fortemente a velocizzare i tempi per la paziente. Il 10 settembre è stato effettuato invece l’intervento vero e proprio, con due equipe mediche e su 10 ore.

Il risultato, al primo controllo a distanza della paziente, ha dato l’esito sperato, per la soddisfazione del team dell’ospedale, anche se bisognerà attendere un periodo più lungo per avere la certezza che l’innesto sia riuscito. Soddisfatto anche il direttore generale del Sorbo, che ha sottolineato una volta di più il “lavoro di squadra” che ha coinvolto non una sola persona, ma anche evidenziato la caparbietà del dr Parmigiani nel volere fermamente l’incontro preparatorio nonostante il periodo estivo. L’ospedale e Parmigiani sperano che l’intervento dia riscontro positivo anche sul lungo termine, per fregiarsi di un’altra piccola medaglia di eccellenza.