Attualità

Aggressione agli sportelli Scelta e Revoca: uomo rompe il vetro con un pugno

L'appello dei sindacati alla Direzione dell'ASST: "Poco personale, lunghe code e attese estenuanti alzano la tensione"

vetro ats cesano 1

Aggressione a danno del personale in servizio presso gli sportelli ATS di Cesano Maderno.

È accaduto nella giornata di ieri, martedì 8 ottobre,  ai danni di due operatrici presenti presso lo sportello di scelta/revoca. Un utente ha letteralmente sfondato con un pugno la vetrata, che si è frantumata sulla scrivania, rischiando di ferire le donne.

Subito è stato dato l’allarme, contattando i Carabinieri che una volta sul posto hanno identificato l’aggressore: un 45enne che rischia una denuncia.

Un episodio che, come racconta Susanna Cellari, Segretario Generale UIL FPL MB,  si aggiunge a un altro della scorsa settimana, avvenuto presso lo sportello di Limbiate: anche in quel caso sono dovute intervenire le forze dell’ordine, a causa di un utente che stava per aggredire le operatrici presenti.

I SINDACATI, POCO PERSONALE E TEMPI DI ATTESA LUNGHI: TENSIONE ALLE STELLE

«Già dallo scorso anno la UIL FPL di Monza Brianza aveva affrontato con la precedente Direzione dell’ASST Monza il problema relativo alla sicurezza delle operatrici degli sportelli di scelta/revoca che sempre più frequentemente subiscono minacce ed aggressioni da parte degli utenti – spiega il Segretario in una nota stampa – Gli episodi di aggressione dall’inizio dell’anno, tra aggressioni fisiche e verbali, sono stati almeno una decina, quindi con una media di uno o più al mese. Ad inasprire la tensione da parte degli utenti è sicuramente parte in causa la grave carenza di organico: attualmente gli sportelli sono 5, dislocati nei presidi di Desio, Limbiate, Cesano Maderno, Brugherio e Monza e per i quali gli operatori operanti sono rimasti in 13 a fronte di un fabbisogno di almeno 19 unità. Le code davanti agli sportelli sono impressionanti, gli utenti al giorno sono mediamente 200 a Desio, 120 a Limbiate, 200 a Cesano Maderno, 150 a Brugherio e 250 a Monza, con un personale ridotto all’osso che, fisiologicamente, nonostante l’impegno e la professionalità, riesce a smaltire le code con tempistiche dilatate e questo genera tensione e malcontento tra gli utrnyi  che spesso reagiscono con violenza a danno degli operatori in servizio, senza contare tutto il lavoro di back office che genera la necessità di far svolgere quasi quotidianamente ore straordinarie al personale presente per poter smaltire le pratiche accantonate».

L’APPELLO ALLA DIREZIONE DELL’ASST

Per quanto accaduto e per la situazione, il sindacato ha comunicato di aver scritto alla Direzione dell’ASST per chiedere un intervento immediato e conoscere quali saranno gli atti che intenderà mettere in campo.

«È evidente la chiara responsabilità datoriale sulla tutela della sicurezza dei propri dipendenti che devono essere messi nelle condizioni di lavorare senza il rischio di subire quotidianamente aggressioni sia fisiche che verbali. È infatti necessario che la Direzione dell’ASST di Monza ponga rimedio con urgenza a quanto sta accadendo con troppa frequenza, ormai da un anno a questa parte, questo per evitare che avvengano aggressioni per le quali le operatrici potrebbero subire danni fisici rilevanti e permanenti, fornendo adeguato numero di personale per garantire il corretto scorrimento degli utenti in attesa e assicurare la presenza di personale addetto alla sicurezza a tutela del personale in servizio».

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