Vimercate, il bus a chiamata raddoppia: più fermate e fascia oraria più lunga

Dopo la sperimentazione, l’Amministrazione ha ritenuto positivi i dati raccolti e ha scelto di estendere il servizio finanziandolo con oltre 117mila euro.
Il bus a chiamata di Vimercate cresce e raddoppia: da lunedì 9 settembre, i vimercatesi avranno a disposizione non più una navetta, ma due, in una fascia oraria più ampia (dalle 7 alle 19, mentre prima era dalle 9 alle 17) e con più fermate.
«Un’estensione temporale e spaziale» ha commentato orgoglioso l’Assessore alla Mobilità Sostenibile Maurizio Bertinelli, che ha sempre difeso a spada tratta quella che è stata introdotta nel febbraio 2019 nel Piano del Trasporto Pubblico Locale come sperimentazione.
Il servizio, che resterà a disposizione dei cittadini fino al mese di luglio 2020, va dunque a crescere, supportato da dati statistici che l’Amministrazione ha ritenuto positivi e che hanno fatto propendere per la scelta di finanziarlo con oltre 117mila euro.
L’ASSESSORE: “ALLE CRITICHE RISPONDO CON I NUMERI”
«I numeri che abbiamo raccolto confermano la bontà dell’iniziativa – ha commentato Bertinelli – Per questo ora si riparte, in maniera più strutturata e puntuale, con una buona campagna di comunicazione in grado di incentivare i cittadini all’utilizzo del mezzo e quindi a una mobilità sostenibile».
Alle critiche, arrivate in particolare dai residenti a Velasca, che si sono visti negli ultimi anni ridurre le linee dei pullman tradizionali, l’Assessore ha sempre risposto per le rime e continua a farlo: «Alle polemiche rispondo con i numeri. C’erano pullman che giravano a vuoto, era necessario intervenire su un TPL con un ritorno di utilizzo bassissimo: su 400mila euro spesi, ne tornavano a mala pena 50. Grazie a una buona razionalizzazione, abbiamo potuto finanziare il bus a chiamata. Che, è innegabile, presenta una serie di vantaggi: una maggiore disponibilità del mezzo, una minor durata del viaggio, il contenimento dei costi del servizio, solo per citarne alcuni».
LE STATISTICHE
Dati alla mano, da febbraio a luglio 2019, hanno preso il bus a chiamata 1515 persone, con una media di circa 20 passeggeri al giorno e un trend in salita e picchi il venerdì, durante il giorno del mercato. La maggior parte delle richieste è arrivata dalla frazione di Velasca (384), da Piazza Marconi (204) e dal Comune (103). Le prenotazioni, che lo ricordiamo erano possibili sono tramite l’App Shotl, hanno visto per un po’ l’affiancamento di un numero di telefono che però non verrà riconfermato. Secondo le statistiche, infatti, la sua presenza non aveva influito sul numero di accessi: solo 11 prenotazioni sono state fatte con questa modalità.
A questi dati, si affiancano i numeri nelle sette linee dei pullman tradizionali (ora sono cinque): Circolare Sinistra, Destra, Est e Ovest (queste ultime due eliminate), Linea 1, 2 e 3. Il numero medio di passeggeri al giorno era 43, con linee su cui transitavano 1/2 passeggeri (Circolare Est e Ovest, quelle che collegavano le frazioni di Velasca e Oreno alle Torri Bianche passando per l’ospedale, e che sono state eliminate con il disappunto di molti cittadini) e linee con picchi di 112 passeggeri al (Linea 2, quella che collega piazza Marconi con via Matteotti pasando per le scuole della città). Il tutto con un costo giornaliero di 1.948,25 euro e un ricavo di 205,7 euro.
IL “NUOVO” SERVIZIO
Insomma, raccolti questi numeri, l’Amministrazione Cinque Stelle ha deciso di procedere secondo i suoi piani, incentivando il bus a chiamata, che sarà dunque operativo dalle 7 alle 19 con due mezzi: uno coprirà la fascia 7/9 e 12/19, il secondo quella dalle 8 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 19. Aumentate anche le fermate, con l’inserimento nelle vie Pinamonte, De Castillia, Rossino, Piave, Enaudi, Asiago (2), Piazza San Michele e Cascina Del Bruno, fermata quest’ultima che è stata promessa ai cittadini in seguito alla chiusura alle auto della Strada Comunale Della Santa. Per prenotare, dovrà essere scaricata l’App Shotl, mentre, come detto, non esisterà la possibilità di prenotazione telefonica.