Economia

Mercato Immobiliare: il gruppo Tecnocasa fa il punto del 1° semestre 2019

"A Monza non abbiamo registrato aumenti nel 2018, ma neanche al primo semestre 2019. Possiamo parlare più che altro di consolidamento" commenta la titolare di Tecnocasa Monza Ovest, Gabriela Ada Rosafio

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E’ tempo di bilanci per il gruppo immobiliare Tecnocasa, che settimana scorsa ha snoccialato i dati del primo semestre. Si confermano, anche in questi primi mesi del 2019, i segnali di miglioramento sul mercato immobiliare italiano. Il mattone, dunque, risale lentamente la china cercando di andare oltre un’economia che continua ad inciampare ed una situazione politica incerta.

I dati raccolti attraverso le agenzie affiliate Tecnocasa e Tecnorete nel primo semestre (circa 90 mila dati; 5 mila le zone censite) restituiscono una realtà con prezzi ancora in aumento nelle grandi città, tempi di vendita più brevi, domanda in crescita ed offerta in diminuzione. Nei primi tre mesi dell’anno in corso l’Agenzia delle Entrate aveva rilevato un aumento delle transazioni. La spinta principale al settore immobiliare arriva soprattutto dal mercato del credito e dai mutui più accessibili oltre che dai prezzi che, nonostante la crescita iniziata ormai da quattro semestri, restano ancora interessanti ed appetibili.

Se le grandi città hanno segnalato un incremento medio dei valori immobiliari dello 0,9%, Milano e Bologna spiccano con una crescita rispettivamente di +5,7% e +5,6%. Meglio della media anche Firenze (+1,8%)  e Verona (+1,2%). Resta in territorio positivo anche il capoluogo partenopeo (+0,3%). Le altre metropoli registrano prezzi ancora in lieve ribasso.

Per quanto riguarda i capoluoghi di provincia (-0,4%) e i comuni dell’hinterland delle grandi città (-0,8%) segnalano ancora valori in ribasso anche se il trend, soprattutto per i primi, è in lieve miglioramento.

Nel 2019 il mercato immobiliare registrerà volumi in linea con quelli del 2018 ed un’ulteriore ripresa dei prezzi nelle metropoli (stimata tra +1% e +3%). Le realtà più piccole e intermedie, come i comuni dell’hinterland e i capoluoghi di provincia, risulteranno dinamiche in termini di transazioni ma piuttosto stabili a livello di valori, con una possibile eccezione della prima cintura delle grandi città, influenzata dall’andamento di queste ultime. Una valutazione del futuro immobiliare non può prescindere dal settore del credito e dell’economia in generale.  – spiega Fabiana Megliola, Responsabile Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa -I mutui saranno ancora interessanti ed il mercato del credito non si discosterà molto dai risultati del 2018. Resta da capire come inciderà il quadro politico, in particolare sugli investitori, più sensibili agli orizzonti di lungo periodo e come evolverà l’occupazione che, al momento, resta una variabile importante per il settore immobiliare incidendo sulla fiducia e sulle decisioni dei potenziali acquirenti di prima casa. Senza dimenticare poi che, mai come in questi anni, il mercato immobiliare ha vissuto su di sé gli effetti di una società sempre più liquida, in continua e veloce trasformazione e in grado di generare nuove esigenze che devono essere ascoltate ed interpretate al fine di dare risposte responsabili a chi sta cercando una casa ma anche un nuovo modo di viverla.

Condivide lo stesso pensiero la Titolare di Tecnocasa Monza OvestGabriela Ada Rosafio (in foto), che ha sottolineato: “A Monza non abbiamo registrato aumenti nel 2018, ma neanche al primo semestre 2019. Possiamo parlare più che altro di consolidamento, di stabilità che sono propedeutici per la possibile crescita dei prezzi. Insomma una ripresa molto lenta, anche a causa dell’instabilità politica e della paura delle persone dell’aumento dei tassi. Di contro, altri clienti hanno paura che vengano tassati i loro risparmi”.

 

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