Si torna a parlare, o meglio, a polemizzare sullo stabile di via Milano 3 a Seregno. Un edificio, in fase di ristrutturazione, che era già stato tema di dibattito durante la campagna elettorale perché c’era chi sosteneva che lì sarebbe nato un centro di aggregazione culturale per musulmani e chi invece asseriva che nessuno aveva dato i permessi. Una polemica che, ad amministrative concluse, aveva perso il suo appeal fino a qualche giorno fa quando, in città, pare che alcuni cittadini si siano trovati tra le mani un volantino che invita tutti all’inaugurazione, il prossimo 21 settembre, al nuovo centro culturale Anasr.
La replica del Sindaco
Ovviamente, la notizia ha iniziato a circolare alla velocità della luce sui social e la polemica si è riaccesa e il primo attacco politico arriva da Forza Italia: “carissimo Sindaco, questa volta non ci sono giustificazioni, il comune perde pezzi e l’edilizia privata è in ritardo mostruoso con i permessi dei cittadini e tu che fai? – scrivono – al posto di sistemare ciò che non va nel comuni avalli questo progetto? Forse è ora che la coalizione che ti sostiene stacchi la spina subito!”. Un accusa a cui Alberto Rossi risponde subito, facendo sapere che in via Milano 3 non aprirà nessun centro culturale: “L’edificio presente in via Milano non può essere usato come centro culturale – specifica -Il tema centrale qui non è essere a favore o contro un centro culturale islamico, ma è di legalità e di rispetto delle regole. Dal punto di vista edilizio e urbanistico, quello spazio (privato, non pubblico) è pensato e progettato come laboratorio artigianale, e non può essere usato come centro culturale o luogo di incontro o riunioni, qualsiasi siano. Uno spazio così lì non può aprire: se apre si interviene di conseguenza, perché le regole vanno rispettate. Fine.”
