Ambiente

Clima, Fridays For Future: l’onda “verde” dei 4000 invade Monza

Tornano per le strade di Monza gli attivisti di Fridays For Future. Alla protesta green anche bambini, associazioni, sindacati e partiti politici. Chiedono tutti azioni concrete per salvare il nostro pianeta.

ragazza manifestazione fff monza mb

Armati di cartelli e frasi d’effetto, studenti e non tornano nelle piazze di tutto il mondo contro i cambiamenti climatici. Anche a Monza l’onda verde di Fridays For Future non si ferma, anzi. A poco più di sei mesi dal primo “global strike” i numeri raddoppiano: secondo la questura sono infatti oltre 4 mila i manifestanti scesi questa mattina in piazza.

Dal Re di Sas, fino a Trento e Trieste, passando davanti al polo scolastico Mosè Bianchi-Frisi-Hesemberger: intonano cori ambientalisti in cui chiedono giustizia climatica, ma chiariscono: «per noi la questione ambientale è soprattutto una questione etica e politica. Se non scendiamo in piazza noi, nessuno lo farà».

D’altra parte il nuovo rapporto dell’ONU sul clima parla chiaro e sottolinea che ci sono gravi danni agli oceani e ai ghiacci. I mari si stanno innalzando, i ghiacci si stanno sciogliendo e interi ecosistemi sono a rischio, a causa delle attività umane, dicono gli scienziati.

 

I più piccoli in prima linea

Dal primo sciopero qualcosa è cambiato, anche in termini di partecipazione. Non sono più solo studenti, adesso si uniscono alle proteste green anche famiglie con bambini, associazioni, sindacati, partiti politici.

«Siamo qui con la mia classe – ci racconta Micaela, 13 anni, studentessa delle medie. «A scuola parliamo di emergenza climatica con i nostri professori e di tutto quello che potrebbe succedere se non agiamo subito per cambiare le cose».

All’arrivo del corteo incontriamo Alice, 15 anni. E’ tra i volontari che puliranno la piazza una volta finita la manifestazione. «Chi ci accusa di rovinare la piazza non sa chi siamo a quanto pare – commenta – siamo qui per sensibilizzare sull’ambiente, il nostro è un movimento globale. E qualcosa, finalmente, si sta muovendo».

Al corteo per la prima volta anche i partiti politici, senza bandiere. Tra i partecipanti si sono notati per esempio la Consigliera Provinciale della Lega Laura Capra e il senatore del Partito Democratico Roberto Rampi.

 

 

 

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