Il suo motto era “non arrendersi mai“. E fino all’ultimo Antonella Chiesa non si è arresa. Ha combattuto la malattia mettendo tutta la grinta che era abituata a mettere nel suo sport, la ginnastica ritmica. Ma il tumore, a volte, è più forte di qualsiasi volontà e di qualsiasi passione e nonostante tutto l’impegno, la dedizione e le cure riesce a strappare alla vita anche le persone più forti e determinate. Antonella Chiesa, 54 anni, insegnante di ginnastica ritmica alla Casati Arcore, è mancata sabato sera lasciando il marito e la figlia Francesca, ginnasta anche lei e il figlio Riccardo.
Una vita dedicata allo sport, alla ginnastica ritmica, prima come atleta che ha anche vestito la maglia azzurra e poi come insegnante. In Casati, dove lavorava da cinque anni, aveva ripristinato la sezione agonistica e guidava con passione il gruppo di ragazzine dai 7 ai 16 anni che domani, martedì 24 settembre parteciperanno al funerale con la divisa della squadra. I funerali si svolgeranno a Torre d’Isola, in provincia di Pavia, dove Antonella risiedeva. Fino all’ultimo, nonostante la malattia e le cure impegnative, Antonella Chiesa ha mantenuto il suo impegno in Casati con le sue atlete guidandole anche in trasferta, l’ultima a Loano la scorsa primavera.
“Non vogliamo chiedere perché sei stata portata via – ha scritto la società Casati Arcore in una nota su Facebook – vogliamo ringraziare di averti avuto tra noi!!! Per tutta la durata della tua malattia abbiamo rispettato la tua volontà e ora ti abbiamo lasciato andare, in silenzio, così come tu volevi. Ti ricordiamo com’eri, pensiamo che ancora vivi, che come allora ci ascolti e ancora sorridi!! Da lassù, ora che, dopo tanta sofferenza, hai ritrovato la tua serenità, dai un occhio alle tue ragazze e continua ad insegnare loro a non arrendersi mai... come tu hai sempre fatto!! I nostri cuori da qui all’infinito saranno con te!!”.
