Brianza Classica, secondo atto: dieci concerti e musica sacra

12 settembre 2019 | 01:11
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Brianza Classica, secondo atto: dieci concerti e musica sacra

Torna in Brianza la classica itinerante: presentati i concerti del secondo tempo della stagione 2019/20 dell’Associazione Early Music Italia.

Dieci concerti itineranti nel territorio brianzolo e lecchese completeranno la ricca e fortunata sedicesima edizione di ‘Brianza Classica’, appuntamento annuale diventato un punto di riferimento per gli appassionati di musica in Brianza e non solo.

Il “secondo round” della rassegna partirà domenica 22 settembre da Desio e si concluderà lunedì 30 dicembre a Macherio, per l’ormai noto Concerto di Capodanno. Tra i comuni coinvolti in questo secondo tempo anche Nova Milanese, Ornago, Lesmo e Cesano Maderno.

«Che si tratti di Medioevo o pop d’autore, l’esperienza di Brianza Classica avvicina gli abitanti del territorio alla musica. Lo facciamo proponendo concerti di qualità in cui si uniscono arti diverse e una valorizzazione delle esperienze locali – racconta durante la conferenza stampa tenutasi quest’oggi a Monza presso la sede della Fondazione della Comunità e Monza e Brianza, Giorgio Matteoli, direttore artistico del festival.
«E quest’anno abbiamo voluto raddoppiare – prosegue. «Oltre al tradizionale cartellone abbiamo aggiunto 5 appuntamenti speciali che costituiscono una rassegna a parte, ‘Brianza Sacra’, interamente dedicata alla musica liturgica e antica».

I numeri di Brianza Classica

Una stagione ricchissima per il Festival Brianza Classica 2019/2020, organizzato dall’Associazione Early Music Italia. I 10 concerti del secondo tempo concludono un cartellone di 26 appuntamenti. A questi vanno aggiunti i 5 concerti del progetto pilota ‘Brianza Sacra’, per un totale quindi di 31 spettacoli, in altrettanti comuni brianzoli. Ad oggi, i primi concerti della rassegna hanno coinvolto un pubblico di oltre 2000 persone.

«Siamo felici delle conferme – ha dichiarato Matteoli – ma soprattutto siamo entusiasti delle ‘new entry’, come il comune di Nova Milanese che dopo una pausa torna dentro la programmazione annuale di Brianza Classica con un concerto speciale, dedicato alla scrittrice e poetessa Maria Giuditta Seregni. Questo concerto sarà la dimostrazione concreta di quella famosa interdisciplinarità a cui accennavo prima e una bella occasione per ricordare una personalità che è ancora di ispirazione per molti».

E il festival raddoppia

«In termini di qualità e quantità della proposta, Brianza Classica costituisce una realtà dal valore culturale indiscutibile – racconta Luigi Losa, Vicepresidente della Fondazione della comunità di Monza e Brianza Onlus. «Siamo quindi felici di aver dato il nostro contributo per realizzare i prossimi appuntamenti di Brianza Sacra, che si terranno questo autunno nei comuni di Monza, Carate Brianza e Bernareggio».

«Brianza Classica e Brianza Sacra? Si tratta di due percorsi separati che viaggiano su binari paralleli – prosegue Matteoli. «Il nostro pubblico ha reagito bene a questa nuova e più piccola rassegna, si è dimostrato incuriosito dall’uso degli strumenti antichi con cui venivano eseguiti i brani. Ci sono tanti luoghi meravigliosi nel nostro territorio, alcuni di questi sono luoghi sacri: se i cittadini li scoprono venendo ai nostri concerti noi abbiamo vinto due volte. L’anno prossimo si rilancerà con una seconda edizione? Noi speriamo di sì, i presupposti ci sono tutti. L’obiettivo sarebbe anche coinvolgere i comuni del lecchese».

Info e prenotazioni

Tutti gli appuntamenti dei festival sono ad ingresso gratuito con prenotazione consigliata. Le info e le programmazioni dettagliate dei singoli spettacoli sono disponibili sul sito brianzaclassica.it.
Le attività dell’associazione proseguono grazie al supporto dei numerosi sponsor e dalle donazioni dei sostenitori.

«In questi anni – ci ha confessato Matteoli – abbiamo ricevuto tante donazioni, molte anche piccole, quasi simboliche. Io lo leggo come il segno che il progetto piace, i cittadini lo sentono come loro: si dona, con quello che si ha e il contributo è sincero. Non potremmo esserne più felici».