Attualità

Latitante usa i social per depistare i Carabinieri ma viene geo-localizzato

Un 35enne di Varedo era evaso dai domiciliari e dal 29 luglio si era dato alla macchia. Arrestato a Barcellona

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Ha tentato di fuggire all’estero, usando Facebook per fingere di trovarsi in Francia. Peccato che non abbia tenuto conto dei sistemi di geo-localizzazione, che lo collocavano da tutt’altra parte.

Nei giorni scorsi, un trafficante di marijuana è stato catturato dai Carabinieri di Desio e dalla Guardia Civil di Barcellona. Si tratta di un 35enne residente a Varedo, che dal 29 luglio si era dato alla macchia evadendo dai domiciliari dopo il suo arresto per detenzione ai fini di spaccio di oltre 1 chilo di marijuana.

Dopo averne riscontrato l’evasione dagli arresti domiciliari, dove era stato collocato in attesa del processo, i militari dell’Arma, intuendo una sua possibile fuga all’estero, hanno subito avviato una serie di accertamenti attraverso uno stretto monitoraggio dei social network e tramite mirate verifiche tra le compagnie di trasporto aereo e navale. A tradire l’uomo, che nel frattempo stava cercando di far trasferire in una località vicino a Barcellona tutta la famiglia procurandosi documenti falsi, un post dal suo profilo Facebook, dove, nel tentativo di depistare il suo rintraccio, dichiarava di trovarsi in Francia, dimenticandosi però l’attivazione dei sistemi di geolocalizzazione che lo collocavano appunto a Barcellona.

È stato così emesso dal Tribunale di Monza un mandato di arresto europeo, eseguito grazie alla collaborazione e all’intenso scambio informativo tra Carabinieri e Guardia Civil, coordinato dal Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia del Ministero degli Interni. Nel pomeriggio del 7 agosto i militari della Guardia Civil, preallertati dai Carabinieri, hanno posto fine alla latitanza dell’uomo rintracciandolo presso l’aeroporto di Barcellona mentre attendeva l’arrivo di un amico.

Sono ora in corso le operazioni di consegna verso l’Italia del 35enne dove, oltre che per l’evasione, dovrà rispondere dell’originaria accusa di traffico di sostanze stupefacenti.

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