Ambiente

Amazzonia in fiamme, alla protesta ambientalista anche Fridays For Future Monza

In decine sotto la sede del consolato del Brasile per protestare contro i roghi in Amazzonia. Presenti anche i giovani attivisti monzesi, in trasferta per sensibilizzare sulle questioni ambientali.

Ragazzi friday for future a milano mb

È il 23 agosto, ancora tempo di vacanze, eppure sono a decine sotto il consolato brasiliano a Milano.
Tornano in piazza i giovani attivisti ‘green’ di Fridays For Future, questa volta per manifestare contro le politiche di Bolsonaro, il Presidente brasiliano accusato di essere il principale responsabile dei gravi incendi che stanno devastando l’Amazzonia ormai da giorni.

Tra i giovanissimi manifestanti ci sono anche i ragazzi e le ragazze di Fridays For Future Monza, in trasferta nel capoluogo di regione con bandiere, cartelli e il solito entusiasmo. “Non ci fermiamo neanche in estate – racconta una giovane attivista – ed è giusto così: la foresta amazzonica è il polmone del mondo, è il momento di farci sentire”.

In piazza per l’Amazzonia

Chiedono azioni concrete e un impegno politico reale i ragazzi in piazza, soprattutto ora che gli incendi in Brasile sono al centro del dibattito pubblico internazionale.
“Vogliamo essere ascoltati e non per un semplice capriccio o perché non siamo d’accordo con qualche politico – dichiarano sotto la sede del consolato – ma perché c’è in gioco il nostro pianeta e le nostre vite: la battaglia per il cambiamento climatico deve diventare la priorità degli stati”.
Quello che sta accadendo in Amazzonia in questi ultimi giorni costituisce un evento senza precedenti. Da gennaio ad oggi si sono verificati più di 72 mila roghi, 9500 solo nell’ultima settimana. L’Inpe, l’Agenzia Spaziale Brasiliana, ha dichiarato che il numero degli incendi è cresciuto dell’84% rispetto allo scorso anno.

“Oggi centinaia di persone si sono riversate al nostro presidio a Milano presso il consolato brasiliano. La manifestazione è stata solo un preludio rispetto a quella che organizzeremo a settembre per il terzo sciopero mondiale” dichiarano in una nota ufficiale gli organizzatori.

Il lavoro del gruppo monzese

Il terzo sciopero del clima si terrà nelle città di tutto il mondo venerdì 27 settembre.
A Monza, che secondo i dati Legambiente 2018 è la terza città più inquinata d’Italia, i ragazzi di Fridays For Future sono già al lavoro per l’appuntamento di fine settembre. In questi mesi, pur con una pausa estiva, il lavoro delle loro assemblee è andato avanti.
Dal primo sciopero del movimento (15 marzo 2019), qualcosa si è mosso, anche nella nostra provincia: il 30 luglio scorso la giunta comunale di Monza ha aderito al manifesto della “Green City Network”, rete promossa dalla “Fondazione Sviluppo sostenibile”. Si tratta di un impegno concreto per intervenire sulle conseguenze del cambiamento climatico anche nella dimensione locale.
“Segno positivo, ma la dichiarazione deve tradursi in politiche ambientali concrete e dettagliate”, ha commentato il movimento di FFF monzese sul suo profilo ufficiale.

Adesso l’appuntamento per il nuovo sciopero del clima è a Monza il 27 settembre. Tutte le informazioni sono disponibili sui profili Instagram e Facebook di Friday For Future Monza.

 

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