Economia

Poste, arrivano nuove assunzioni, Cgil MB: “Non basta, l’agitazione continua”

Un accordo nazionale, siglato il 18 luglio, prevede mille assunzioni full-time. Ma per Monza e la Brianza non ci sono numeri certi. Il sindacato continua lo sciopero fino al 31 agosto.

Poste Italiane

Sarà una vittoria di Pirro o, al contrario di quanto accaduto al re dell’Epiro, sconfitto dai romani dopo i primi successi in battaglia, si rivelerà l’inizio di una svolta positiva? Solo i prossimi giorni, o forse settimane, diranno se il comparto Poste della Cgil, anche a Monza e in Brianza, avrà ottenuto quanto chiedeva, dopo che lo sciopero dei lavoratori dalle prestazioni straordinarie e aggiuntive, previsto inizialmente dal 24 giugno al 18 luglio (leggi l’articolo), è stato ora riconfermato dall’1 al 31 agosto.

Per il momento ci sono i numeri di un accordo nazionale per quanto riguarda le assunzioni, siglato proprio il 18 luglio, tra le organizzazioni sindacali e le Poste. Sul piatto della bilancia, però, restano un organico adeguato, la sicurezza delle strutture e dei mezzi in dotazione, una maggiore trasparenza nei passaggi di carriera.

“Si tratta di mille assunzioni full-time, di cui 400 già previste dall’accordo dell’8 maggio 2019, 1.700 part-time con conseguente attivazione di 613 conversioni part-time/full-time, 150 sportellizzazioni, 900 complessive (prima e seconda trance) assunzioni di specialisti sale consulenza finanziaria” spiega Massimo Casucci, Segretario Generale Slc (Sindacato lavoratori della comunicazione) della Cgil Monza e Brianza.

La lotta e le mobilitazioni territoriali da noi condotte a livello regionale, unitamente alle lavoratrici e ai lavoratori – continua – hanno prodotto un’accelerazione ed è stato dimostrato che avevano pieno fondamento, ma anche una forte legittimità politica”.

Se questo è quanto stabilito a livello nazionale, la situazione per Monza e la Brianza non è ancora chiara. La Cgil locale, infatti, resta in attesa di un incontro regionale con le Poste, che era stato già chiesto l’11 luglio. Le premesse, comunque, secondo il sindacato di via Premuda, non sembrano essere positive. E non solo per le ricadute occupazionali nel nostro territorio.

“A quanto ci risulta a Monza e in Brianza dovrebbero essere assunti 60 portalettere e 15 sportellisti in aggiunta ad un organico che attualmente ha complessivamente circa 1000 dipendenti – sostiene Vincenzo Traina, Responsabile Settore Poste Slc Cgil Monza e Brianza – noi riteniamo che, di fronte ad una carenza di personale stimabile nel 30%, ci vorrebbero, quindi, circa 250 assunzioni solo per il nostro territorio”.

“Per questo, nonostante l’accordo nazionale del 18 luglio, la vertenza iniziata lo scorso 24 giugno e le nostre rivendicazioni restano in atto, almeno fino a quando non sapremo se verranno accolte le nostre richieste – continua –  tra queste c’è anche quella di spostare parte del personale del settore Recapito Postale (PLC), che ne ha i requisiti, alla sportelleria Bancoposta (MP)”.

Le ferie, già in pieno svolgimento per molti, procrastineranno probabilmente l’atteso verdetto per il nostro territorio. E in questo periodo estivo saranno i cittadini rimasti, si fa per dire, a prendere il sole a Monza e in provincia, a pagare le carenze di personale negli uffici postali.

“In alcune aree si registrano chiusure giornaliere a turno per compensare ferie ed assenze – afferma Traina – continuano, inoltre, da parte delle Poste, i “distacchi” di personale tra un ufficio e l’altro, spesso senza alcun preavviso”.

 

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