Salute

Istituti Clinici Zucchi. L’Unità Funzionale di Urologia, esempio d’eccellenza anche per Istituti Internazionali

Diagnostica in aumento: Zucchi al top grazie all’utilizzo dei laser per gli interventi urologici.

Stefano Casellato

La prevenzione, a quanto pare, non è una cosa da maschi. Sono ancora pochi gli uomini che scelgono di sottoporsi ad una visita di controllo urologica e a confermarlo è il Dottor Stefano Casellato, medico chirurgo e responsabile dell’Unità Funzionale di Urologia presso il presidio monzese: “Le donne sono abituate, fin dalla giovinezza ad ascoltare il proprio corpo e a fare periodicamente dei controlli dal ginecologo. Gli uomini invece no, ed è sbagliatissimo – spiega –  una volta c’erano i tre giorni del militare, secondo me utilissimi, perché permettevano ai giovani di essere visitati e, eventualmente, scoprire in tempo delle patologie. Ora non è più così. Oggi, per fare un esempio, la percentuale di maschi con problemi di fertilità è cresciuta molto e spesso lo scoprono solo intorno ai 30-35 anni, quando provano ad avere figli, questo perché prima non hanno mai fatto delle visite di controllo”. Di fondo, dunque, c’è un problema culturale che va affrontato e gli Istituti Clinici Zucchi del Gruppo San Donato accendono l’attenzione sulla problematica organizzando, una volta l’anno in collaborazione con la Società Italiana di Urologia (SIU) il mese della prevenzione gratuita. Perché l’infertilità è solo la punta dell’iceberg, le patologie dell’apparato urogenitale sono molte e, se non prese in tempo, possono diventare un vero problema.

Diagnostica in aumento: Zucchi al top grazie all’utilizzo dei laser per gli interventi urologici.

L’attività Funzionale di Urologia degli Istituti Clinici Zucchi – Gruppo San Donato è cresciuta esponenzialmente negli ultimi due anni,diventando anche un esempio di eccellenza per Istituti Clinici Internazionali, e il numero degli interventi dal 2017, è più che raddoppiato. Le prestazioni dal punto di vista ambulatoriale specialistico hanno fin da subito registrato numeri importanti: “l’anno scorso sono state fatte oltre 400 cistoscopie flessibili e nei primi 6 mesi del 2019 sono oltre 280. La cistoscopia è un esame che viene utilizzato per la diagnostica “indolore” del tumore della vescica prevalentemente – commenta il Dottor Stefano Casellato – e questo credo sia un forte segnale della crescita e dell’attenzione che c’è nei confronti di una diagnostica rapida ed efficace. Il presidio monzese, ancora una volta, si conferma un’eccellenza su Monza e Brianza, soprattutto dal punto di vista della tipologia degli interventi e all’utilizzo di tecnologia avanzata, come per esempio, i laser.

“Da questo punto di vista tengo a sottolineare che la mia Unità Funzionale di Urologia è stata accreditata dalla Società Italiana di Urologia come centro di eccellenza – spiega il medico chirurgo – e questo lo dobbiamo sostanzialmente alla tipologia di interventi che offriamo, sempre più innovativi”. I laser quindi, sono il fiore all’occhiello dell’offerta medica del presidio monzese: quello a Tullio, utilizzato in particolare contro l’ipertrofia prostatica benigna (di cui soffre il 95% degli uomini in età avanzata) oppure quello a Olmio, principalmente usato per il trattamento della calcolosi. Entrambi entrati a far parte della strumentazione dell’Unità Funzionale di Urologia diretta dal Dottor Stefano Casellato da gennaio 2017.

“I vantaggi dell’utilizzo del laser al Tullio nel trattamento della prostata sta nell’assenza di sanguinamenti, nella riduzione dei tempi di degenza (quindi nella riduzione della perdita lavorativa per il paziente) e nell’ottimizzazione dei risultati. Tempi che prima erano lunghi e con problematiche importanti, oggi vengono quasi completamente eliminati con una metodica che consente un breve ricovero e una risoluzione rapida del problema, senza sanguinamenti e sequele – spiega – il laser ad Olmio invece è molto efficace nel trattamento della calcolosi semplice e complessa. Infatti, a differenza di quanto avveniva prima e cioè che i calcoli venivano letteralmente rotti con il rischio di generare nuove coliche renali per l’espulsione dei frammenti,  con questo laser noi andiamo invece a polverizzare il calcolo che si riduce in sabbia e che quindi poi viene espulso dall’organismo in maniera fisiologica”. Nel 2018 gli interventi di questo tipo hanno raggiunto quasi il centinaio e, in quest’anno ancora in corso, i 100 casi sono già stati superati”.

One stop clinic: un sistema per la diagnosi precoce

Una rapidità di intervento che copre in un unico accesso ospedaliero l’esatta diagnosi e l’inizio della terapia per tutte le principali patologie uroandrologiche: è l’approccio con il sistema “One Stop Clinic”. Questo modello organizzativo è attivo anche nell’Ambulatorio Specialistico per la Salute Maschile degli Istituti Clinici Zucchi e nella prevenzione e diagnosi precoce dei tumori della vescica.

Le attività ambulatoriali coprono due macro-aree: la prima, di Patologia Andrologica e Fertilità, in collaborazione con il Centro di Medicina della Riproduzione – Biogenesi offre un servizio di diagnostica e trattamento per l’infertilità maschile. La seconda area è quella di Patologia Prostatica, che si concentra sulla diagnosi e sul trattamento di problemi come infiammazione prostatica, ipertrofia prostatica benigna, fino al tumore maligno.

“La peculiarità di questo ambulatorio – spiega il Dottor Stefano Casellato, che ne è il responsabile – è che il paziente arriva da noi, fa una visita andrologica completa e può accedere direttamente a tutti quegli accertamenti che permettono di arrivare immediatamente, in solo un accesso, alla diagnosi finale ed eventualmente a una terapia. Lo facciamo nell’ottica di razionalizzare la perdita di tempo per il paziente e per ottimizzare la terapia, che parte prima”.

One Stop Clinic per l’Ematuria rappresenta un percorso diagnostico rapido ed efficace per la diagnosi precoce di una patologia importante come il tumore alla vescica, spesso non preso in tempo perché si ignorano i sintomi: “in questo caso il primo sintomo della presenza di un tumore alla vescica è l’ematuria, cioè il riscontro di sangue nelle urine, ma spesso da quel momento, passano almeno 3-4 mesi per fare tutte le visite di controllo e quindi la situazione ha tutto il tempo di peggiorare – spiega il responsabile dell’Unità Operativa di Urologia. Grazie al modello organizzativo One Stop Clinic per l’Ematuria noi compattiamo questi 3-4 mesi in un’unica mattina! Questo è davvero importante, soprattutto per le donne, che oggi sono in aumento fra i casi di tumori alla vescica a causa dell’aumento delle fumatrici, perché episodi di sanguinamento sono spesso scambiati per cistiti e quindi curati come tali mentre, dopo i 50 anni, sarebbe d’obbligo sempre fare un esame più approfondito in caso di ematuria”.

Con la risonanza magnetica multiparametrica il tumore alla prostata fa meno paura.

E’ la prima patologia tumorale più diffusa nell’uomo in età avanzata, un uomo su tre, dopo gli 80 anni ha un tumore alla prostata. Una malattia che è in aumento diagnostico agli Istituti Clinici Zucchi, ovvero circa una trentina di interventi all’anno.

“Oggi abbiamo una risorsa in più sulla capacità di diagnosi precoce della malattia – spiega il Dottor Casellato  – cioè la risonanza magnetica nucleare (RMN) multiparametrica della prostata con bobina endorettale: questo esame consente di avere un percorso di diagnosi estremamente efficace e preciso. La risonanza lascia intravedere delle aree o delle zone sostanzialmente sospette a livello della prostata e, integrando le immagini ecografiche con quelle della risonanza magnetica, si va poi a fare una biopsia mirata della lesione sospetta; questa tecnica è chiamata Fusion Biopsy”.

Si tratta di un percorso diagnostico molto importante attivo, da quasi un anno, agli Istituti Clinici Zucchi (inserito di recente anche nelle linee guida europee), uno dei primi presidi ospedalieri sul territorio di Monza e Brianza ad offrire tale servizio. I numeri della procedura sono in crescita: negli ultimi mesi del 2018 erano stati eseguiti 7 casi, mente nei primi 6 mesi del 2019 sono già stati eseguiti 22 procedure.

Per informazioni:
Ufficio Assistenza Domiciliare
Tel. 0362.986442
e-mail: adi.cb@grupposandonato.it

 

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