Sport

Briantea84 dice addio a Seveso dopo 19 anni di storia

Dopo 19 anni passati a Seveso (più di due terzi di tutta la sua vita) Briantea84, la squadra di basket in carrozzina, lascia Seveso: colpa della nuova convenzione, troppo cara.

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Ogni trasloco porta con sé un po’ di tristezza, indipendentemente da quanto grandi siano le aspettative per il futuro. Soprattutto se si lascia un posto dove si è stati felici e si è cresciuti, un luogo amato e per cui si è speso denaro, tempo e fatica. Così non stupisce sentire Silvia Galimberti, general manager di Briantea84, dire che in questi giorni c’è un po’ di malinconia, «come quando prepari le valigie per tornare a casa dopo una bella vacanza»: la squadra di basket in carrozzina, infatti, a breve lascerà Seveso dopo 19 anni al Palasport Prealpi Lombarde.

 

 

«La convenzione con il comune, scaduta e rivista secondo nuove tariffe, per noi non era più sostenibile» spiega molto semplicemente Galimberti. «Negli anni abbiamo sempre gestito il Palasport in modo da lasciare spazio alle attività delle scuole e delle altre associazioni, prendendocene cura per quanto riguarda la manutenzione ordinaria e straordinaria, ma anche rendendolo protagonista di eventi di portata nazionale».

A Seveso, in effetti, la Briantea84 è diventata grande, come ha sottolineato il suo presidente, Alfredo Marson, con un commosso ricordo di questi anni al Palasport: «Non si contano gli appuntamenti sportivi che hanno riempito le tribune del palazzetto con centinaia di spettatori e tifosi – racconta -, creando un caso unico in Italia e uno dei pochissimi esempi europei in tema di promozione e costruzione di un pubblico paralimpico. Su questo campo, che abbiamo curato come fosse una casa, hanno preso il via grandi e significative esperienze sportive: decine di ragazzi e ragazze hanno dato le prime spinte a una carrozzina da basket, crescendo come atleti e come esseri umani. Sono tante le famiglie che arrivano da ogni parte della nostra regione per portare proprio a Seveso i propri figli, facendo sacrifici inimmaginabili e impegnando interi weekend all’interno di un palazzetto che finisce per diventare una seconda casa. Tutto questo resterà per sempre custodito nelle mura di un luogo che per Briantea84 è stato cuore pulsante, motore e scopo del suo fare».

 

 

«Ci dispiace che la Briantea84 lasci Seveso, ma anche il nostro comune si deve adeguare agli standard di contenimento della spesa pubblica imposti da enti sovracomunali – ha dichiarato il sindaco Luca Allievi -. Nel nostro programma elettorale era prevista la razionalizzazione del bilancio municipale: bisognava trovare delle soluzioni per la gestione delle strutture sportive che non gravassero pesantemente, come in passato, sulle casse comunali. Nel caso del palazzetto dello sport Prealpi lombarde non era più accettabile che il concessionario non si accollasse la manutenzione straordinaria ma allo stesso tempo introitasse completamente i proventi del bar. Abbiamo dunque deciso di pubblicare all’Albo Pretorio un avviso esplorativo per manifestazione di interesse per l’affidamento in concessione del palazzetto. Nella nostra bozza di convenzione proponiamo un contratto di 5 anni con un canone di 12mila euro l’anno da adeguare all’indice Istat e costi di gestione e manutenzione a carico del concessionario, che in cambio potrà organizzare manifestazioni ed eventi per 345 giorni l’anno e introitare i ricavi dal bar e dalla pubblicità».

Una condizione «fuori dalla nostra disponibilità economica» ribadisce Marson, che non rinuncia a un ricordo commosso e appassionato di questi anni sevesini: «Crediamo, nel nostro piccolo, di aver contribuito a costruire una sensibilità nuova rispetto a questo tema e siamo certi che il radicamento a Seveso per un tempo così lungo abbia rafforzato la nostra azione, dandole continuità e profondità allo stesso tempo. È costata dunque molta fatica la decisione di ripartire da capo, con un nuovo progetto sportivo, proiettato verso il futuro. Siamo stati costretti a ripensare la nostra presenza in questa struttura, dovendo soprattutto assicurare una continuità alle nostre attività e offrire garanzie agli atleti e alle loro famiglie. Questa situazione ci ha costretto a prendere in serio esame le prospettive future di Briantea84, cercando di immaginarci da qui a 10 anni».

 

 

«Cambiare non era nei nostri piani, almeno non subito – chiarisce Galimberti -. Chissà, magari da questa spinta arriverà qualche bella novità». La Briantea non ha ancora trovato un nuovo spazio, ma le trattative sono in corso: «Siamo ingombranti: abbiamo bisogno di spazio per le carrozzine, non tutte le palestre vanno bene – continua la general manager -. Entro una settimana dovremmo poter annunciare con sicurezza dove andremo». Nessun astio nei confronti della decisione del sindaco: «Ci dispiace, ma mi rendo conto di quelle che sono le esigenze di un comune, di questi tempi sempre in difficoltà con i conti. Allo stesso tempo ho ben chiaro anche cosa abbiamo fatto: manutenzione e lavori al Palasport sono sempre stati eseguiti non con le lente modalità del pubblico, ma tempestivamente, come nel privato. Infatti lasciamo un palazzetto in ottimo stato».

Più critico l’ex primo cittadino Paolo Butti, che dai banchi dell’opposizione definisce l’addio di Briantea84 «l’ennesimo colpo al mondo delle associazioni: ora c’è il rischio che il palazzetto rimanga senza gestione».

 

Foto di Fabrizio Diral, per gentile concessione di Briantea84

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