Olivetti di Monza, Festa Repubblica: a Roma gli studenti protagonisti nei palazzi del potere

Venti alunni dell'Istituto alberghiero hanno preparato e servito per il banchetto ufficiale al Quirinale. Poi hanno assistito alla parata del 2 giugno e sono stati Ciceroni per Montecitorio a porte aperte.

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Il potere e chi lo possiede sono spesso concepiti come qualcosa di lontano, quasi estraneo, dalla realtà delle persone cosiddette “normali”. Eppure, a volte, capitano occasioni in cui anche noi, comuni mortali, entriamo in contatto con chi occupa i piani alti della vita politica e sociale. E, magari, abbiamo l’opportunità di vedere da vicino le stanze dei bottoni, quelle dove si decide una buona parte anche dei nostri destini.

E’ quanto successo ad alcuni studenti dell’Istituto professionale statale per i servizi dell’enogastronomia e commerciali “Adriano Olivetti”  di Monza. In 20, selezionati per il servizio di sala (12), l’accoglienza (3) e la cucina (5), hanno rappresentato l’intera Lombardia al banchetto che il Presidente della Repubblica ha organizzato nei giardini del Quirinale in occasione della Festa della Repubblica del 2 giugno.

“Preparare, accogliere e servire i circa 1000 invitati al banchetto tra Capi di Stato, diplomatici e funzionari provenienti da tutto il mondo, è stata per i ragazzi un’esperienza di alto livello dal punto di vista istituzionale e professionale” racconta la dirigente dell’Olivetti, Renata Antonietta Cumino, presente a Roma per accompagnare gli alunni insieme a Katiuscia Diaco, docente di sala e vendita, Tina Quaranta, docente di accoglienza turistica e Vincenzo Butticè, docente di enogastronomia e cucina.

L’onore di essere protagonisti in una circostanza così prestigiosa per gli studenti dell’Olivetti, scuola selezionata per l’occasione dal Miur (Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca) insieme ad altri 4 istituti alberghieri di Veneto, Campania, Puglia e Lazio, non è finito con il banchetto ufficiale al Quirinale. La mattina dopo l’evento, che si è svolto la sera dell’1 giugno, infatti, i ragazzi si sono accomodati nella Tribuna d’onore riservata al Miur per la Parata del 2 giugno.

Poi, per concludere in bellezza la giornata, nel pomeriggio del giorno della Festa della Repubblica, gli studenti di sala e accoglienza dell’Olivetti, una scuola con 1300 iscritti tra corso diurno e serale di cui un quinto stranieri, hanno anche fatto da Ciceroni per i 150 visitatori di Montecitorio a porte aperte, la manifestazione che apre le porte della sede della Camera dei deputati.

“I nostri ragazzi, introdotti dal presidente Fico, hanno spiegato gli aspetti giuridici e anche artistici di Montecitorio, dal Transatlantico alla Sala Aldo Moro e alla Sala della Lupa” afferma la Cumino.

Il ritorno a Monza è stato un viaggio che non può cancellare dagli occhi e dalla mente il ricordo di tutte le emozioni vissute a Roma. “I ragazzi sono molto soddisfatti – assicura la Preside dell’Olivetti – è un’esperienza probabilmente irripetibile perché ogni anno per il banchetto in occasione della Festa della Repubblica sono scelte scuole di 5 Regioni diverse, ma il canale resta aperto sia con il Miur che con il Quirinale e, nel prossimo futuro, chissà che non ci possano essere altre collaborazioni per l’alternanza scuola-lavoro”.

Di sicuro l’Istituto alberghiero monzese continuerà il suo tentativo di aprire le porte della propria sede al mondo esterno. Lo dimostrano anche il successo di iniziative come “Cookaround, un viaggio tra i saperi e i sapori del mondo” (leggi l’articolo) e il sempre più avviato Olivettando, il ristorante didattico gestito dagli studenti dell’istituto professionale di Monza.

Senza dimenticare il recentissimo terzo posto nell’indirizzo sala alla finale nazionale di Cooking quiz, un concorso che ha visto sfidarsi, in una competizione altamente qualificata, 45 istituti alberghieri di tutta Italia. E la vincita di un bando Erasmus che, nell’ambito dell’alternanza scuola lavoro, sta consentendo in questi giorni ad alcuni studenti di andare in diversi Paesi europei.

Non tutto all’Olivetti luccica come appare. C’è ancora da fare per nuovi spazi da dedicare ai laboratori e alla didattica, ma anche da lavorare per migliorare l’immagine pubblica dell’Istituto di via Lecco (vedi l’approfondimento). La strada intrapresa, però, sembra essere quella giusta. E viene percorsa ad un passo sostenuto. Il traguardo, ammesso che in questo caso possa definirsi così, probabilmente è sempre più vicino.

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