Ambiente

Concorso, Monza sceglie le paladine green: l’idea vincente è di Sara Didoni

Alle Serre della Reggia un evento sulla sostenibilità ambientale con case histories di donne, associazioni e aziende del territorio

bdr

Una piattaforma digitale per il baratto, per promuovere la diffusione di beni, servizi e competenze in ottica di riuso e scambio, con un impatto positivo sull’ambiente e sulla comunità. È ‘Mi fido di noi’, nata da un’idea di Sara Didoni, che ieri è stata eletta vincitrice della call ‘Living Green, donne e ambiente’ promossa dal Comune di Monza. La prima classificata si è aggiudicata una Ricicletta®, la city bike prodotta con lattine in alluminio riciclate messa a disposizione da CIAL, il Consorzio Nazionale Imballaggi.

 

Sono state 20 le candidature arrivate in comune per 20 storie ‘green’ al femminile. Storie di donne diverse ma accomunate da una scelta di vita: compiere piccole o grandi azioni per promuovere il risparmio e tutelare l’ambiente. Dal riciclo virtuoso che propone nuovi oggetti realizzati con materiali e tessuti di recupero all’agricoltura bio, dai gruppi di acquisto solidali alle piattaforme digitali di condivisione fino ai negozi che propongono prodotti senza packaging o strettamente a km 0. A valutare questi progetti di vita a ridotto impatto ambientale una commissione presieduta da Diana de Marsanich, insignita del titolo di ‘giornalista più green’ d’Italia, che giovedì 21 giugno ha presentato le 20 paladine green brianzole al termine di un evento sulla sostenibilità moderato da Martina Sassoli, Assessore alle Pari Opportunità e all’Ambiente del Comune di Monza. Presente anche il sindaco del capoluogo brianzolo Dario Allevi.

A incorniciare la manifestazione le floreali Serre della Reggia di Monza, aperte in via straordinaria per l’occasione. Oltre alla piattaforma ‘Mi fido di noi’ di Sara Didoni, altri progetti sono saliti sul podio di ‘Living Green’. Seconda classificata Viviana Veronesi, con la sua ‘Paulpetta’, polpetteria 100% vegetale aperta nel 2015 in via Bergamo a Monza che ha eliminato la plastica monouso a favore di acqua di rete microfiltrata e tovaglioli di carta riciclata. Pari merito sul terzo gradino del podio l’iniziativa di Anna Martinetti ‘Metti un orto in carcere’ che promuove il lavoro agricolo tra i detenuti come strumento rieducazione sociale, e l’orto solidale ‘Tutti giù per terra’ di Viviana Veltre che contribuisce a uno sviluppo urbano sostenibile perseguendo la filiera corta sia per il cibo sia per l’energia, integrando il modello agricolo tradizionale e sociale, a favore dell’inclusione della persone disabili.

 

“È la prima volta che il comune di Monza apre le sue serre per un evento green, dedicato a donne e ambiente” ha esordito l’Assessore Sassoli in apertura di programma. Nella prima parte sul palco si sono alternate le quattro voci femminili delle responsabili di Acqua Foundation, AzzeroCo2, Worldrise Onlus, Lifegate che hanno raccontato la missione delle associazioni e i progetti che stanno realizzando per la tutela delle acque e per la diminuzione dell’uso della plastica. Gli esempi virtuosi di sostenibilità ambientale di Brianzacque, azienda idrica del territorio brianzolo, e di Roche, multinazionale farmaceutica che ha sede in via Stucchi a Monza, sono stati presentati nella seconda parte intitolata ‘Vivono green’, insieme alle testimonianze sull’economia circolare del Consorzio Nazionale Imballaggi e sulla total quality di Marco Roveda, fondatore di Lifegate e Fattorie Scaldasole.

 

L’evento si è rivelato l’occasione per lanciare ufficialmente il patto di collaborazione Park Angels per la tutela della fauna e della flora del Parco, dopo i recenti tristi episodi che hanno portato alla morte di piccoli animali a causa delle aggressioni di cani sguinzagliati o privi di museruola. “Il comune di Monza, dopo un tavolo di lavoro con le associazioni, ha deciso di aprire una call to action rivolta a tutti i cittadini maggiorenni che possono presentare la loro candidatura fino al 20 settembre 2019 per sottoscrivere con il comune un patto di formazione e dare così il proprio contributo per preservare le specie faunistiche del Parco di Monza. È una call to action per avviare un progetto di sostenibilità ambientale e di educazione civica. Perché Monza ama i cani ma non i proprietari incivili” ha dichiarato l’Assessore all’Ambiente.

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