Ambiente

Ecologia: vivere e andare in vacanza “green”, idee per rispettare (di più) l’ambiente

Come sostituire oggetti di uso quotidiano, per vivere rispettando l'ambiente (anche se a volte costano un po' di più).

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Plastica, combustibili industriali e per le auto, inquinamento e clima, sono sempre più argomenti di confronto e dibattito a qualsiasi livello istituzionale, in tutto il mondo. Seppur tutti noi ci si manifesti pro stile di vita ecologico, risparmio energetico, per una vita futura che non sia all’insegna della distruzione del nostro pianeta, non tutti si adoperano al meglio per fare la loro parte, anche se spesso questo è causato dalla poca conoscenza delle soluzioni alternative e meno inquinanti, da potersi utilizzare nella vita quotidiana.

Pensando alle prossime vacanze estive, sia immaginando un soggiorno al mare o in montagna che un viaggio in qualche destinazione italiana o estera, abbiamo realizzato una breve ricerca per capire, partendo da un’ipotetica valigia o il necessario per un pranzo sulla spiaggia o in riva a un torrente di montagna, cosa potrebbe aiutare tutti noi nel quodidiano e nelle nostre case, per non inquinare l’ambiente circostante. In primis, per chi ha figli piccoli è da tempo un must, le stoviglie in bamboo, sia monouso e biodegradabili che riutilizzabili. Le prime, costano un pelo in più di quelle in cellulosa (ci sono anche le cannucce da aperitivo), leggerissime, sono un ottimo sostituto da portare in borsa per la gita fuori porta. Le stoviglie in bamboo riutilizzabili invece, hanno di fatto l’aspetto di un piatto o in bicchiere in plastica satinata, con la differenza che possono essere tranquillamente lavate in lavastoviglie o utilizzate per riscaldare cibo e bevande in microonde e sono anche queste biodegradabili. Dello stesso materiale possiamo poi trovare spazzolini da denti, pettini, spazzole, biancheria per la casa e per la persona e decine di altri oggetti di uso comune. Tornando al cibo, molti credono che, a causa dei detersivi, utilizzare la lavastoviglie inquini di più che lavare i piatti a mano. Nulla di più sbagliato. La quantità di acqua utilizzata per lavare le stoviglie a mano è drammaticamente superiore a quella usata dalle nostre macchine, lo stesso per i detersivi. Questi ultimi, in aggiunta, sono ormai in commercio in contenitori biodegradabili, basta andare a cercarli in rete oppure scegliere di andare ad acquistarli sfusi nei negozi specializzati. Passando alla lavatrice, per cui vale lo stesso concetto della lavastoviglie, per i più entusiasti di lanciarsi nel mondo dell’ecologia, esistono delle “noci lavanti”, si acquistano online e promettono lo stesso risultato di un qualsiasi detersivo. In materia di cura della persona, ed è ciò che ci ha entusiasmato di più, per eliminare del tutto la plastica, si può ricorrere a bagno schiuma, shampoo, creme corpo e addirittura creme per la rasatura, in forma solida. A contatto con l’acqua e il calore del corpo diverranno liquidi come noi li conosciamo, ma vengono commercializzati in contenitori di carta riciclabile.

Infine merita un accenno anche la conservazione degli alimenti e il loro acquisto. Nel primo caso, alternative valide ai contenitori di plastica sono ovviamente quelli di vetro ma, la novità che potrebbe rivoluzionare i nostri frigoriferi, sono le pellicole in cera d’api, lavabili e riutilizzabili, al posto della pellicola. Invece dei sacchetti forati in plastica per la verdura, pratiche retine in cotone traspirante e forato, anche queste riutilizzabili. Infine per il cibo, il loro trasporto e consumo in casa e fuori, se proprio non potete fare a meno della plastica, acquistate almeno contenitori riutilizzabili, seppur meglio utilizzare una borraccia in metallo che in plastica e così via.

Da non dimenticare la buona norma di portarsi un sacchettino di carta in borsa qualora non si trovino spazzature in giro (a volte latitano), così come posacenere portatili per i fumatori.

I prodotti di cui vi abbiamo parlato sono disponibili in rete, nei negozi e sono di varie fasce di prezzo. Certo, un prezzo più alto di quello degli articoli gemelli in plastica, ma se la domanda della popolazione rispetto a materiali più ecologici crescerà, qualcuno dei giganti della plastica potrebbe decidere di convertire la propria produzione, ampliando sempre di più ad effetto domino la produzione in chiave ecologista, il che dovrebbe tradursi in abbassamento dei prezzi in futuro.

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