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Un punto mai così prezioso: sei salvo Renate! Pareggio con Rimini

Dopo una settimana di calcoli, ansia, paura di non farcela, il Renate chiude il campionato con una soffertissima ma meritata salvezza.

renate vs rimini

Missione compiuta! Dopo una settimana di calcoli, ansia, paura di non farcela, il Renate chiude il campionato con una soffertissima ma meritata salvezza. È bastato il pareggio a reti inviolate al “Romeo Neri” (e la sconfitta della Virtus Verona a Gubbio) per conservare il quartultimo posto ed avere la matematica certezza di disputare quello che sarà il decimo anno consecutivo tra i Pro. Qualcosa di straordinario, ma che questo club come sempre ha meritato, mantenendo umiltà e totale unione d’intenti, anche nei momenti più bui.

Per la 38^ ed ultima giornata di campionato, mister Diana cerca di portare alla salvezza diretta i nerazzurri nel delicatissimo scontro diretto del “Romeo Neri”. Diverse le assenze nelle fila delle pantere, a cui mancano per squalifica Guglielmotti, Quaini e Rada, oltre ai soliti lungodegenti Doninelli e De Sena. Alla corposa lista di indisponibili si aggiunge anche Piscopo (distorsione al ginocchio), bloccatosi a metà settimana. I forfait menzionati inducono il tecnico nerazzurro a variare modulo per i 90′ più importanti, con il ritorno al 3-5-2 con Venitucci al fianco di Gomez ed il ritorno di Rossetti in mediana e Teso nel cuore della difesa. Sulla sponda biancorossa, Petrone vara il 3-4-1-2 con Candido tra le linee dietro alla coppia gol Piccioni-Volpe. Panchina iniziale per l’ex di turno Totò Palma.

Il diluvio che accompagna le pantere allo Stadio svanisce. Rimini-Renate si può giocare in condizioni pressochè ideali. Ma è la paura a fare tutta la differenza del mondo, e che attanaglia soprattutto i brianzoli, in difficoltà nei primi 15′ di gioco. Rimini non preciso ma sicuramente più propositivo e pungente. Al 19′ occasionissima per i romagnoli: Kalombo arriva sul fondo e mette un ‘cioccolatino’ per l’accorrente Candido, che da pochi passi spara alto. Passata la paura, il Renate mette la testa fuori dal guscio, ma senza mai presentarsi dalle parti di Scotti. La tensione è alle stelle, fare gioco è complicato per i 22 in campo. Si va al riposo sullo 0-0, ma con i romagnoli a farsi preferire.

I secondi 45′ sembrano non finire mai. Un orecchio è rivolto a Fano, l’altro a Gubbio, dove la Virtus è sotto. Con questi risultati il Renate sarebbe già salvo, ma c’è ancora una frazione in cui non sono ammesse distrazioni e minimi errori. I nerazzurri ne sono consapevoli, ed infatti l’atteggiamento è diverso sin da subito, con una squadra decisamente più coraggiosa, seppur poco incisiva. A riequilibrare le chance da gol ci pensa Pavan, che al 20′, sul palo lontano, aggancia la sfera calciata da Venitucci, senza però inquadrare lo specchio di porta. Spagnoli dà fiato a Gomez, Morselli accende la speranza Fano, che a questo punto spera in un k.o. di Rimini o Renate. In realtà però le due sfidanti in questione si trascinano sui binari del totale equlibrio fino a 3′ extra concessi da Marchetti. Al triplice fischio c’è da attendere il finale di Gubbio, con la Virtus Vecomp che si vede annullare l’1-1. E allora sì, è fuga negli spogliatoi, dove partono i sacrosanti festeggiamenti! Renate salvo, Renate che compie un altro “miracolo”… in attesa del prossimo!

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