Cultura

Monza: al Teatro Villoresi in scena la prima de “La Cantatrice Calva”

La Cantatrice Calva è una delle opere più famose di Eugenio Ionesco e primo esempio del “teatro dell’assurdo”.

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Spettacolo imperdibile sabato 18 maggio al Teatro Villoresi di Monza: l’Associazione Culturale Libertamente porterà in scena alle ore 21.00 la prima dello spettacolo “La Cantatrice Calva”, nell’ambito della 26esima rassegna delle Compagnie Teatrali Monzesi patrocinata dal comune di Monza.

La Cantatrice Calva è una delle opere più famose di Eugenio Ionesco e primo esempio del “teatro dell’assurdo”.

In scena troviamo due coppie inglesi benestanti e borghesi, gli Smith e i Martin, accompagnati e interrotti dalle intemperanze della domestica (che in questa messa in scena diventano due, apparentemente simili ma profondamente diverse) della prima coppia e dalla visita del capitano dei pompieri. L’azione è inesistente. L’essenzialità dell’opera è costituita da conversazioni sterili e incomprensibili, il dialogo è  progressivamente degradato, fino a una situazione paradossale in cui i protagonisti si esprimono solo tramite parole assonanti e versi.

Gli Smith e i Martin, la domestica e il capitano dei pompieri sono parodie di personaggi, insensati quanto i discorsi che fanno. Individui che si tengono in piedi solo grazie alle convenzioni sociali e alle formalità. L’intera opera, oltre che a mostrare la vacuità del linguaggio, non è che una parodia del teatro tradizionale: snatura la funzione del colpo di scena, svuota la rappresentazione di qualunque tipo di azione e inganna il pubblico con allusioni a personaggi e significati che non esistono.

Perché mettere in scena oggi la Cantatrice Calva? Perché questo testo nonostante risalga al 1950 è ancora molto significativo. Infatti nella mia messa in scena ho voluto evidenziare alcuni temi ancora estremamente attuali, quali la difficoltà di rapportarci con gli altri, di trovare valori di riferimento. In particolare nell’era dei “Social” comunicare è diventato sempre più difficile, perlomeno comunicare in modo significativo. E allora forse le conversazioni di questi personaggi non sono così assurde e lontane dalla realtà. Forse se anche noi potessimo guardarci dall’esterno troveremmo a tratti grottesche o divertenti le nostre conversazioni o addirittura le nostre relazioni come lo sono in questo spettacolo.

Autori: Paola Efizio, Stefania Fumagalli, Alice -Maniglio, Marco Maggioni, Diana Pizzardi, Andrea Raimondi, Antonio Simonetta
Regia di Luca Napodano
Aiuto Regia: Benedetta Cesana
Scenografia e costumi: Benedetta Cesana
Consulenza musicale: Paolo Castagnone
Suono: Luigi Fraquelli
Luci: Franco Porta

Ingresso 10 euro

Per informazioni e prenotazioni: 3387420786 – associazione.libertamente@gmail.com

 

Foto apertura archivio MBNews

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