Attualità

Parcheggio e mega discarica abusivi, la procura di Monza sequestra l’area

L'area, in Via della Offelera, è di proprietà di padre e figlio, amministratori di fatto e unico della L.T.F di Brugherio

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Erano partiti da 500 metri quadri, arrivando a 8mila, trasformando la destinazione d’uso di un terreno al confine tra Monza e Brugherio, da agricolo a industriale. Al posto di orti e campi, avevamo costruito casupole, realizzato un’area destinata a parcheggio di autoarticolati e camion della loro azienda. Tutto abusivamente.

Ieri, giovedì 23 maggio, gli agenti della Polizia Locale di Monza, su disposizione del Gip del Tribunale di Monza, hanno proceduto al sequestro preventivo di un’area di 50mila metri quadrati in via della Offelera, 8mila mq dei quali trasformati senza autorizzazione, da agricoli a produttivi, e parzialmente in discarica abusiva.

Nei guai padre e figlio, rispettivamente classe ’70 e ’92, amministratore di fatto e amministratore unico della L.T.F. di Fichera Angelo che insiste sul territorio di Brugherio. I reati contestati fanno riferimento all’ambito edilizio e ambientale, e a un lungo periodo di tempo, iniziato nel 2014. Già allora, infatti, in possesso di un’ara di “soli” 500 mq, l’avevano trasformata in un parcheggio abusivo. A intervento della Polizia Locale era seguita totale indifferenza, anzi: da allora i due si sono addirittura allargati, andando a utilizzare 8mila metri quadri di 50mila di terreni acquistati all’asta.

Sopra, oltre a far sostare camion, sono state realizzate due casupole, una usata come magazzino, l’altra come ufficio con tanto di quadro elettrico, impianto idraulico, computer eccetera, e messe cisterne per il rifornimento carburante. Contestati anche i reati di abbandono abusivo di rifiuti.

Le segnalazioni erano partite dai vicini, che notavano il via vai di autarticolati e il polmone verde sempre più compromesso, nonché polveri, gas di scarico e rumori saturare l’area. Era intervenuta anche Legambiente. Le indagini della Polizia Locale hanno così coinvolto anche la Procura della Repubblica, in particolare la Sezione di Polizia Giudiziaria, che ha disposto il sequestro preventivo.

A febbraio, a seguito dell’apposizione dei sigilli per un sequestro probatorio da parte della Polizia Locale, i due sono accusati anche di averli rimossi. E i nomadi presenti sull’area sono persino stati denunciati dagli indagati per occupazione abusiva.

Sorprendente il modo in cui andavano avanti imperterriti con plateale e sistematica indifferenza delle norme vigenti” ha commentato Luisa Zanetti, Procuratore Capo.

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