Attualità

Vittorio Brumotti minacciato di morte sui social: gli autori erano due monzesi

Gli insulti e le minacce si riferivano soprattutto ai servizi che l'inviato realizza nelle principali piazze dello spaccio italiane, tra cui Monza

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Insulti e minacce di morte via social network nei confronti dell’inviato di Striscia la Notizia Vittorio Brumotti. Nei guai sono finiti due giovani monzesi, denunciati dalla Polizia di Stato di Milano.

LA DENUNCIA DI BRUMOTTI

Tutto è cominciato quando, il 29 aprile, Brumotti si è presentato presso gli Uffici del Commissariato Centro di Milano, denunciando che, da diverso tempo, era diventato oggetto di pesanti insulti e gravi minacce, anche di morte, da parte di alcuni soggetti di cui non conosceva i nomi, ma solo gli pseudonimi utilizzati sui vari social, Facebook, Twitter e Instagram.

Le minacce, a detta di Brumotti, erano rivolte per lo più ai servizi in cui si reca con la sua bicicletta nelle più importanti piazze di spaccio di sostanze stupefacenti delle città italiane per segnalare tale fenomeno di illegalità. Recentemente l’inivato era stato anche nei pressi della Stazione di Monza, dove lui e la sua troupe erano stati oggetto di lanci di sassi e bottiglie e pesanti insulti.

Stando al racconto, le minacce erano degenerate, in taluni casi, anche nella pubblica istigazione alla violenza nei confronti della sua persona, sempre utilizzando lo strumento dei social network.

LE INDAGINI E LE PERQUISIZIONI

A seguito di tale segnalazione, sono state svolte indagini da parte del Commissariato di Milano in collaborazione con la Squadra Mobile della Questura di Monza, che hanno portato a scoprire la vera identità di due di questi soggetti, entrambi monzesi, di 21 e 22 anni già noti alle forze dell’ordine per diversi episodi di microcriminalità legati soprattutto a reati predatori e contro il patrimonio, che si facevano chiamare sulle piattaforme digitali “Mr_Rizzus” e “Jordan.20900”.

Nella mattinata di oggi, venerdì 10 maggio, sono state pertanto eseguite, da parte di personale della Squadra Mobile di Monza e del Commissariato Centro di Milano, le perquisizioni delegate dalla Procura di Milano a carico di entrambi i soggetti, che hanno portato al sequestro del materiale elettronico utilizzato per la commissione dei reati, oltre che, in possesso di uno dei due, di 40 grammi di marijuana. Entrambi sono stati denunciati per istigazione a delinquere ed atti persecutori, mentre uno dei due è stato deferito anche per il possesso ai fini di spaccio della sostanza stupefacente.

L’altro giovane, inoltre, nel pomeriggio di giovedì 9 maggio, è stato fermato da personale della Polizia Ferroviaria di Monza nei pressi della stazione e trovato in possesso di uno sfollagente telescopico: è stato denunciato per porto di oggetti atti ad offendere. Lo stesso, non contento, nella stessa serata, non appena rilasciato dagli uffici della Polfer, ha pubblicato sui social un video di minaccia e diffamazione contro i poliziotti che lo hanno fermato. Per questo motivo, il giovane è stato denunciato anche per i reati di minaccia e diffamazione.

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