Attualità

Monza, l’associazione Hq Monza fa il punto sul prolungamento del metrò

Convocati i politici coinvolti nel progetto per una riunione al termine della quale sono stati evidenziati i punti critici

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“Il metrò monzese cammina, ma la strada è ancora molto lunga e piena di trappole”. Con queste parole Isabella Tavazzi, portavoce dell’associazione HqMonza, ha sintetizzato lo stato dell’iter relativo al prolungamento del metrò da Milano e Monza. Sabato mattina l’associazione ha riunito attorno a un tavolo (quasi) tutti i protagonisti politici del progetto, senatori, consiglieri regionali e il sindaco Dario Allevi per fare il punto.

A seguito del confronto e delle informazioni raccolte, è emerso che nonostante il recente via libera della commissione Bilancio della Camera allo stanziamento di 900 milioni inserito in finanziaria, “ancora mancano il via libera della Commissione Territorio e quello delle due analoghe commissioni del Senato”.

Successivamente, ha aggiunto l’associazione “la Presidenza del Consiglio dovrà emanare un decreto che renda effettivamente disponibili i fondi, che sono spalmati su 9 anni”. Passaggio importante perché “un ritardo in questa parte dell’iter potrebbe far saltare i primi 15 milioni previsti per il 2019”. Secondo l’associazione, inoltre, manca ancora la stipula della convenzione tra Ministero infrastrutture ed enti locali e la ripartizione delle quote di partecipazione da parte degli enti locali, che dovranno farsi carico di investimenti per 350 milioni di euro.

Oltre ai nodi burocratici e legati all’iter, l’associazione ha poi messo l’accento su alcuni punti del progetto. Il primo: il deposito treni, previsto su un’area di 1.300 mq in zona Bettola, è fondamentale per la linea, ma può e deve essere realizzato interrato e circondato da una fascia boschiva di almeno 20 metri, per mitigarne l’impatto estetico-visuale e di inquinamento acustico.

Il secondo: è indispensabile, e al momento non previsto, un adeguato parcheggio (almeno 3.000 posti auto) al capolinea Monza Nord, Polo Istituzionale, là dove oggi già ci sono problemi emergenti per la sosta in presenza di Questura e Provincia Mb. Quel capolinea richiamerà passeggeri della M5 dalla Brianza, in particolare dai Comuni di Lissone, Muggiò, Vedano e limitrofi. 

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