Politica

Cavallera ciclo-pedonale, è scontro istituzionale tra Arcore e Vimercate

Il sindaco Rosalba Colombo è intervenuto al Consiglio Comunale aperto chiesto e ottenuto dal centrosinistra di vimercate

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È ormai pubblico lo scontro tra i Comuni di Arcore e Vimercate. Motivo del contendere la trasformazione della Cavallera in strada solo ciclo-pedonale, decisa dalla Giunta vimercatese di Francesco Sartini, a cui il vicino Primo Cittadino, Rosalba Colombo, si è sempre dichiarato contrario. Un punto di vista che lunedì sera 20 maggio l’ha portata a lasciare il suo territorio e a recarsi in quel di Vimercate per dire la sua pubblicamente, durante il Consiglio Comunale aperto chiesto e ottenuto dal centrosinistra vimercatese.

Colombo, intervenuta insieme agli altri cittadini, proprio come uno di loro, non le ha mandate certo a dire, contestando a una ad una le motivazioni addotte da Sartini in difesa della scelta, protestando anche per non essere mai stata coinvolta in una questione che riguarda il suo territorio così da vicino. «Al primo incontro a marzo abbiamo chiesto di essere convocati, per poter vagliare insieme delle alternative per evitare di chiudere completamente la strada – ha chiosato – Io, signor Sindaco, non l’ho più vista né sentita. Mi aspettavo che il paese limitrofo, che subisce questa scelta, sarebbe stato coinvolto».

IL CONSIGLIO

Alla fine, come prevedibile, il Consiglio Comunale aperto si è concluso con un nulla di fatto: la Strada Comunale della Santa resterà chiusa alle auto per sempre, sarà percorribile solo da biciclette, pedoni e veicoli agricoli. Nessun passo indietro della maggioranza, convinta della bontà della scelta della sua Giunta. Giunta che, per altro, salvo l’assessore ai Servizi Sociali Simona Ghedini, era assente in aula.

Al di là di qualche voce grossa, qualche borbottio e striscioni sollevati in aria per cui è stato necessario l’intervento degli agenti di Polizia Locale, tutto si è svolto placidamente. I presenti hanno provato a far desistere la maggioranza pentastellata. Prima la capogruppo PD, Mariasole Mascia, in rappresentanza del centrosinistra che ha richiesto la convocazione del consiglio urgente e aperto. «Una scelta sconsiderata, irrazionale, illogica e autoritaria – ha chiosato Mascia – Speriamo che di fronte alle parole dei cittadini che subiscono davvero i disagi si possa fare qualche considerazione in più». La capogruppo ha rivolto l’appello ai consiglieri di maggioranza: «Dimostrate di non essere delle belle statuine, reagite all’atto di imperio di questa Giunta che ha travalicato tutti, anche voi».

All’intervento di Mascia, hanno fatto eco quelli dei residenti. Chi ha parlato in nome dei propri familiari, anziani, che non potrebbero percorrere la via a piedi o i bici; chi, da donna, ha presentato il problema della mancanza di sicurezza nel percorrere quella strada da sola, chi ha parlato di sentirsi isolato, chi ha fatto presente le necessità dei bambini di recarsi a scuola velocemente. «Ci mettevamo 3 minuti, ora ce ne mettiamo 15. La mia macchina percorre più strada e per più tempo» ha spiegato Giampaolo Graticola. Intervenuta anche Stefka Raykova, che gestisce la Trattoria Del Bruno e che MBNews ha intervistato nei giorni scorsi, facendo presente l’impatto negativo della scelta di chiudere la strada sulla sua attività commerciale.

Nulla però ha fatto smuovere il Movimento 5 Stelle, che ha difeso le scelte della Giunta Sartini, facendo leva sulle questioni ambientali (difese anche dal Lorenzo Mattia di Fridays for Future Vimercate), su questioni relative alla sicurezza e alla pericolosità della strada (per cui è intervenuto anche Roberto Cancella, in rappresentanza di 2NOVE9, Associazione Vittime incidenti stradali). Sartini, tra le altre cose, ha specificato che la volontà della maggioranza è quella di far fede a quanto siglato dai Comuni di Arcore, Concorezzo, Vimercate e Villasanta durante l’istituzione del Parco della Cavallera, in cui la strada è inserita, (parco che per altro, dal punto di vista istituzionale, è stato sciolto) ovvero quella di «tutelare le aree verdi», «impedendo che nel parco transitino veicoli a motore». Non solo: il Primo Cittadino ha spiegato come la scelta sia mossa proprio dalla volontà di «riprendersi dei tempi e restituire un pezzo di territorio alla vocazione originale».

Alla fine, a interventi chiusi, è iniziato il dibattito dei consiglieri che doveva portare alla votazione, ma la sala si era già svuotata. Era chiaro che attendere non sarebbe servito. E in effetti il Consiglio si è concluso come previsto, con l’opposizione compatta a favore dell’odg presentato dal centrosinistra e la maggioranza schierata contro. Il destino della Cavallera, dunque, è quello di diventare ciclo pedonale.

A chiudere la serata le parole di Mascia: «Solito siparietto – ha commentato – Accadrà che chi verrà dopo di voi dovrà intervenire nuovamente, spendendo nuove risorse dei cittadini per mettere la toppa al danno che avete fatto».

Alla fine, a lavori chiusi, si è levata qualche nuova voce di protesta. «Volete la guerra? Avrete la guerra» ha urlato qualcuno. Parole che fanno immaginare che le azioni dei cittadini non si fermano qui, oltre all’attesa risposta del Prefetto a cui nei giorni scorsi è stata inviata una lettera.

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