Salute

Al Centro Polivalente di Usmate un ambulatorio per la disabilità complessa

La nuova struttura si occupa di disagio mentale e di disturbi del comportamento. E' aperta due giorni a settimana.

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Nuova struttura nell’ambito dell’organizzazione dell’ASST di Vimercate che si occupa di disagio mentale e di disturbi del comportamento: è l’Ambulatorio per la Disabilità Complessa (responsabile Graziella Lucchini, psicologa psicoterapeuta), con sede presso il Centro Polivalente di Usmate.

DI COSA SI OCCUPA?

La struttura è operativa, per il momento, due giorni alla settimana e gode di un finanziamento regionale. Si occupa di soggetti con disturbi del neurosviluppo, associati a ritardo mentale, sintomi psichiatrici e anomalie del comportamento: ragazzi che hanno raggiunto la maggiore età, già pazienti e ospiti della Neuropsichiatria Infantile e dell’Adolescenza.

“Che succede ora a questi soggetti, costretti in un altro contesto di cura e terapeutico? L’attività dell’Ambulatorio – spiega Graziella Lucchini – supporta le famiglie, spesso disorientate, nel capire e nel valutare, appunto, quale presa in carico per il loro ragazzo, lo spazio e il servizio migliore per dare corpo anche ad un nuovo progetto di vita”.

“Nella maggior parte dei casi – aggiunge Antonio Amatulli, Direttore del Dipartimento di Salute Mentale dell’ASST di Vimercate, a cui afferisce l’Ambulatorio – si accompagnano le famiglie, si valuta il percorso più adatto per i ragazzi, favorendo un coordinamento degli interventi sociosanitari a favore della disabilità complessa, agevolando l’accessibilità alle consulenze psichiatriche e psicologiche, valorizzando, se è il caso, le stesse funzioni del Centro Diurno Disabili di Usmate, con personale educativo che ha maturato una lunga esperienza sulle anomalie comportamentali”.

COME SI ACCEDE?

Avere un’età compresa tra i 17 e i 24 anni e vivere sul territorio dei distretti di Vimercate, Carate e Seregno. Le segnalazioni dei casi possono pervenire dalla Neuropsichiatria, dai Servizi Sociali dei Comuni, dai Centri Psicosociali, dagli stessi medici di famiglia.

Ad oggi sin sono avvalse del sostegno dell’Ambulatorio, che collabora attivamente con i diversi servizi territoriali, 12 famiglie. L’obiettivo è accoglierne e riuscire ad accompagnarne una cinquantina.

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