Politica

Seveso Futura, al via la mobilitazione: raccolta firme per la viabilità

il gruppo extra consiliare lancia una raccolta firme per chiedere un consiglio comunale aperto. Temi caldi: attraversamento ferroviario, mobilità dolce e ampliamento del Bosco delle Querce.

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Seveso Futura vuole passare dalle parole ai fatti. Dopo le iniziative legate ai temi della mobilità, il gruppo politico ha lanciato una raccolta firme da presentare all’amministrazione a sostegno della richiesta, avanzata mesi fa e ancora senza risposta, di un consiglio comunale aperto dove discutere di viabilità cittadina, dagli odiati passaggi a livello alle possibili soluzioni. Questa volta, però, niente petizioni online: nel tentativo di mettersi il più possibile in contatto con la gente, i militanti di Seveso Futura hanno preferito presidiare il mercato, raccogliendo, nella prima giornata di sabato 6 aprile, 68 firme e 5 nuove iscrizioni.
«Sono emozionato perché ho visto una cosa che non vedevo da un sacco di tempo: l’entusiasmo dei cittadini che ci chiedevano di firmare – commenta il presidente di Seveso Futura, Giorgio Garofalo -. Tanti ci hanno detto che non ce la fanno più, e non siamo sorpresi: si tratta di temi delicati e sentiti, che stiamo affrontando da tempo e che non a caso erano presenti già nel nostro manifesto. Da mesi chiediamo all’amministrazione un consiglio comunale aperto, per coinvolgere anche artigiani, associazioni e chi vive il territorio: il dibattito sarebbe un’occasione di confronto. Abbiamo protocollato una richiesta formale il 6 gennaio, ma non ci hanno mai risposto. Ne prendiamo atto e diamo il via alla mobilitazione».
Il tema prioritario, ovviamente, è quello dell’attraversamento della linea ferroviaria: Seveso Futura ha sposato la causa dei sottopassi e vede con preoccupazione i nuovi sviluppi, che hanno portato a uno stop del progetto. «Rischiamo di restare altri 20 anni bloccati» ammonisce Garofalo.
E l’illegalità del Pgtu? «Ci sono probabilmente reali problemi tecnici, ma secondo noi sono risolvibili qualora ci fosse la volontà politica. L’unica cosa che non vogliamo è restare fermi: non è mai successo che Regione Lombardia investisse così tanto. Certo, poi tutto è migliorabile: e se l’amministrazione riuscisse a fare di meglio saremmo solo contenti».
Oltre alle problematiche dei passaggi a livello, Seveso Futura propone di ampliare il Bosco delle Querce verso Baruccana (una boccata di ossigeno in un territorio urbanizzato all’80%) e di portare avanti il progetto del Pgt sviluppato durante l’amministrazione Butti, per un’idea di città che incentivi la mobilità dolce e il trasporto pubblico. «Siamo su un territorio compromesso, ma queste soluzioni potrebbero mitigare la realtà – precisa Garofalo -. Sempre con un controllo in fase di realizzazione per evitare quanto accaduto con il sottopasso di Baruccana». «Non dobbiamo dimenticare le velostazione – aggiunge Mauro Barison -. A Cesano è stata inaugurata nel 2015: è un’alternativa per chi deve raggiungere la stazione, ma anche un punto di partenza per una mobilità dolce e attiva. Un dato indicativo: sul sito di Ferrovie Nord ho visto che Seveso dichiara di avere appena 150 m di piste ciclabili, contro i 2000 m di Cesano».
Senza risposte da parte dell’amministrazione, tuttavia, si tratta di proposte irrealizzabili: e d’altra parte, stando a una frecciatina lanciata dal vicesindaco David Galli nel corso dell’ultima seduta consiliare, che il silenzio sia motivato dal fatto che lo stesso Garofalo, da presidente del consiglio comunale, avesse rifiutato la proposta leghista di un consiglio comunale aperto. «Le persone possono far capire a chi ci governa qual è la strada migliore – si augura oggi, speranzoso, l’ex presidente del consiglio. Che non sembra disdegnare il dialogo con altre forze politiche -: I numeri dell’intera opposizione sarebbero sufficienti per chiedere un consiglio comunale aperto a cui il sindaco non potrebbe sottrarsi: se qualcuno volesse appoggiare la nostra proposta ne saremmo solo felici. E se al consiglio preferissero un’altra forma va bene lo stesso, purché se ne parli».
Per ora, tuttavia, nessun consigliere di opposizione ha mostrato di voler farsi carico delle istanze di Seveso Futura, che resta a tutti gli effetti un gruppo extra consiliare. Antonio Cantore (M5S), avvicinatosi al gazebo di Seveso Futura, ha per esempio ribadito la sostanziale diversità di posizione del proprio gruppo: «Siamo d’accordo sul problema ma non sulla sostanza dei fatti: l’unica soluzione è l’interramento».
La mobilitazione continuerà con la raccolta firme (appuntamento al mercato di Seveso sabato 13 aprile), una campagna di sensibilizzazione social e qualche iniziativa capace di coinvolgere i cittadini, come una camminata o una biciclettata. Ma i sevesini, che lo scorso giugno hanno votato un sindaco che non aveva mai fatto mistero della sua ostilità al progetto dei sottopassi, saranno interessati? «In realtà il programma della Lega su questo era un po’ timido, come ha ricordato il consigliere di Forza Italia Alfredo Pontiggia (che nell’ultimo consiglio comunale aveva rinfacciato agli alleati della Lega che se non avessero voluto i sottopassi avrebbero dovuto dirlo chiaramente, ndr). Rispettiamo la scelta popolare che ha visto vincere un’altra scelta politica, vogliamo solo usare gli strumenti della democrazia per arrivare a scelte condivise. Le polemiche – conclude – ci stancano: noi vorremmo solo delle risposte».
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