Biassono, l’ENPA recupera un serpente trovato in un box auto

L'esemplare di biacco è il primo ospite dell'Oasi di Biodiversità di San Damiano

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Aveva seminato il panico tra i presenti e per gestire la situazione è stato necessario anche l’intervento della Polizia Locale. E invece il serpente che vagava in un box auto a Biassono era un Biacco, un esemplare di una specie del tutto innocua e molto diffusa in Brianza. E’ successo il 20 aprile e a intervenire in modo risolutivo sono stati i volontari dell’ENPA di Monza che hanno raccolto il serpente in un vaso di terracotta per poi portarlo nell’Oasi di Biodiversità a San Damiano.

“Il suo nome scientifico è Hierophis viridiflavus, comunemente è conosciuto come biacco o colubro verdegiallo- hanno spiegato i responsabili dell’ENPA in una nota-. È una specie abbastanza comune in tutta Europa e anche in Italia, e può arrivare a una lunghezza di 120-140 centimetri. Non è un serpente velenoso e, se disturbato, preferisce la fuga, mentre se si cerca di prenderlo può reagire vigorosamente, alzandosi minaccioso. È comunque un animale innocuo utilissimo all’ecosistema perché si ciba di roditori e di insetti”.

Il Biacco recuperato a Biassono è il primo inquilino della grande area di 2500 metri quadri accanto al canile che sta acquistando piano piano una sua precisa identità.

“Oltre al biacco, altre specie che non è raro incontrare nel territorio brianzolo sono il colubro liscio, la biscia d’acqua e il colubro di Esculapio, chiamato anche saettone. Purtroppo – concludono i responsabili dell’ENPA- la paura ancestrale dell’uomo verso questi animali spinge molto spesso alla loro ingiustificata uccisione“.

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