Attualità

Seregno. Accoglienza “5 stelle” per Matteo Renzi: oltre 300 persone per la presentazione del suo libro

Tappa brianzola per l'ex leader politico del Partito Democratico: Renzi incanta Seregno tra battute e politica. Un vero e proprio one man show

seregno matteo renzi e alberto rossi

Un vero e proprio one man show quello di ieri sera, all’Auditorium di Piazza Risorgimento a Seregno, per la presentazione del libro “Un’altra strada” scritto da Matteo Renzi, l’ex Premier che fa la sua prima tappa nella città brianzola dopo la nomina di Nicola Zingaretti a segretario del Partito Democratico.

Oltre 300 le persone che si sono presentate alle 18.30 per il tanto atteso appuntamento con il politico. Tante, per ragioni di sicurezza, quelle rimaste fuori. Insomma, un’accoglienza “cinque stelle” per Matteo Renzi che, con  il suo accento toscano e la sua verve da comunicatore navigato non ha certo disilluso le aspettative del numeroso pubblico.

“Un’altra strada”, il libro che non parla di politica. Ma la frecciatina a Salvini c’è

Un lungo tour sta portando l’ex Premier in giro per l’Italia per presentare il suo libro. Doverosa la tappa a Seregno: “un esempio – dice – uno dei pochi comuni dove il PD ha trionfato grazie ad Alberto Rossi e alla sua squadra, a testimoniare che anche nei momenti di difficoltà non bisogna mollare. Significa che il palloncino grillino, e presto quello leghista, si stanno sgonfiando”.

E, a proposito di Lega, Matteo Renzi non si fa certo mancare una stoccata al Ministro degli Interni Matteo Salvini: “in questo libro non voglio parlare di politica, non è una campagna elettorale – spiega – ma l’altra strada di cui parlo è sicuramente quella diversa da quella dell’attuale governo che sta rovinando l’economia del nostra Paese. Un Movimento 5 Stelle inconcludente e una politica leghista basata sulla paura: perché se è uno straniero a delinquere arriva subito il tweet di Salvini e se invece è un italiano a violentare una ragazza, come successo poche settimana fa, non si commenta il fatto?”.

Proposte per il futuro e attualità: Matteo Renzi chiude il suo monologo tra il pubblico.

Non si tira certo indietro l’ex Premier. Durante la serata, infatti, Renzi affronta anche il tema del recente arresto dei suoi genitori: “Un momento della mia vita privata che mi sta facendo soffrire – dice – noi chiediamo che si vada subito a processo e che si dibatta in aula”. Anche in questo caso, Matteo Renzi, conferma la sua bravura come comunicatore: look casual senza giacca, niente sedie e “cattedre”. Il predecessore di Zingaretti scende dal palco e cammina tra il pubblico, fa battute, scherza e tiene alta l’attenzione delle oltre 300 persone presente in Auditorium fino a tarda serata, quando dopo il firma copie del suo libro, parte alla volta di Varese. Ma per chi ha assistito alla serata nella speranza di captare le nuove mosse del PD? Renzi risponde anche a loro, parlando appunto del futuro italiano: “Questo libro è il disegno di ciò che vorremmo vedere realizzato tra dieci anni. Siamo tra i pochi che, quando parlano di passato, possono permettersi il lusso di presentare dei risultati, ma vogliamo immaginare l’orizzonte: il nostro nome è domani, il nostro spazio è domani, il nostro luogo è domani. Perché la politica o è futuro o non è – conclude – oramai sembra si faccia elogio dell’ignoranza, e invece bisogna combatterla investendo sulle scuole. Il mondo continua a cambiare radicalmente continuamente e la rivoluzione digitale ne è un esempio. Mai come ora c’è bisogno di politica non di populismo”.

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