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Vivere in condominio: quattro consigli per andare d’accordo con i vicini di casa

I principali problemi sono riferiti ai posti auto, alla presenza di animali, all'occupazione degli spazi comuni e ai rumori.

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Si è parlato delle soluzioni concrete per gestire le controversie condominiali durante l’incontro di questa settimana organizzato dallo studio legale Acquaviva Canzi a Monza. Un’ora circa di convegno nel corso del quale le due socie dello studio hanno snocciolato al pubblico, composto da circa una cinquantina di persone, consigli, norme e dati per affrontare con competenza e serenità i problemi che spesso sorgono tra vicini di casa.

Più della metà degli italiani, secondo i dati Eurostat, il 53,4%, vive in condominio – hanno spiegato gli avvocati Valentina Canzi e Silvia Acquaviva in una nota- e la percentuale sale ancora se si considerano solo le città. Le controversie condominiali sono più frequenti al Sud con 11,1% in più rispetto al Nord; più nei centri urbani medio-piccoli, fino a 50.000 abitanti, 10,4% in più rispetto che nelle grandi città. Una curiosità: gli uomini sono più litigiosi 10,3%in più rispetto alle donne”.

I principali problemi, secondo quanto detto nel corso del convegno, sono riferiti ai posti auto, alla presenza di animali, all’occupazione degli spazi comuni e ai rumori. “Il problema dei rumori è forse quello che, più degli altri, non trova una certezza giuridica – hanno spiegato Acquaviva e Canzi- perché per capire se un rumore è lecito o vietato, si deve fare riferimento al concetto di normale tollerabilità, criterio non ancorato a parametri oggettivi“.

E se la correttezza e il rispetto reciproco sono da sempre le regole base per una serena convivenza tra vicini ecco qualche consiglio in più dello studio legale Acquaviva Canzi per vivere in condominio in un clima di pace:

1. Leggere attentamente il regolamento condominiale perché spesso prevede già al suo interno le risposte che servono.

2. Rivolgersi sempre all’Amministratore per capire come gestire un problema di vicinato.

3. Non farsi giustizia da sé perché questo potrebbe avere conseguenze legali (configurabilità di un reato, richieste di risarcimenti danni).

4. Meno intolleranza e più educazione.

Il 18 aprile è in programma un altro incontro dal titolo “I reati in condominio” alle ore 10 presso la sede dello Studio Acquaviva Canzi a Monza in via Philips 12.

La partecipazione è gratuita, previa iscrizione all’indirizzo: info@studiolegaleacquavivacanzi.com

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