Economia

Morti su lavoro, sindacati in presidio: “Serve una cabina di regia”

I sindacati hanno tenuto un’assemblea sindacale presso la ditta IRAS di Lissone, dove è avvenuto uno dei gravi infortuni mortali.

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I sindacati continuano a far sentire la loro voce e hanno manifestato anche nella giornata di ieri. A seguito dei gravissimi infortuni mortali della scorsa settimana avvenuti a Monza e Brianza le organizzazioni territoriali di Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil stanno alzando l’attenzione con una serie di iniziative e richieste. Già a inizio mese, avevano organizzato un presidio davanti alla Prefettura di via Prina.

In particolare nella mattinata di ieri, lunedì 11 marzo, hanno tenuto un’assemblea sindacale presso la ditta Iras di Lissone, dove è avvenuto uno dei gravi infortuni mortali. Il loro intento è stato quello di testimoniare la solidarietà sia alla famiglia che ai colleghi di lavoro del lavoratore deceduto. Durante l’assemblea si anche è ricordato il lavoratore deceduto con un minuto di silenzio, a seguire si è svolto un dibattito anche con l’intervento dei lavoratori. “Sono proprio i lavoratori che sollecitano le istituzioni affinchè si attivino al fine di permettere ai lavoratori e alle aziende di poter lavorare in sicurezza evitando di concedere eccessivi ribassi sulle gare d’appalto che poi si riflettono in minori risorse per l’applicazione della sicurezza” fanno sapere i sindacati.

Dopo l’assemblea è seguito un presidio davanti all’azienda che si è successivamente spostato a Monza davanti all’Assimpredil Ance al quale hanno partecipato anche i lavoratori della Ditta IRES.

Durante il presidio i rappresentanti delle tre segreterie Rosato Federico (Feneal), Condorelli Francesco (Filca) e Cosmo Gianfranco (CGIL),  unitamente a due lavoratori dipendenti della Ires, hanno incontrato i Rappresentanti dell’Associazione dei Datori di lavoro, alla quale è stato chiesto di rendersi partecipe, unitamente alle Organizzazioni Sindacali di promuovere un tavolo prefettizio che si occupi delle questioni riferite al complesso mondo del comparto edile.

“Purtroppo l’aumento drammatico degli infortuni sul territorio, mortali e non, ci deve vedere tutti impegnati a fare ogni possibile azione necessaria a garantire quanto necessario affinché siano messi in atto processi di attualizzazione del sistema sicurezza, informazione e formazione e controllo – hanno dichiarato i rappresentanti sindacali – Serve che sul territorio ci sia una cabina di regia che abbia non solo le competenze, ma anche la necessaria autorevolezza e l’interesse per ottenere la giusta attenzione delle istituzioni e del mondo imprenditoriale su tutta la filiera delle costruzioni, a partire da come vengono affidati gli appalti, come viene fornita la formazione, come vengono svolti i controlli”.

La sicurezza sul lavoro deve diventare un valore da esibire: le imprese attente devono poter ottenere importanti benefici e sgravi dall’amministrazione pubblica, mentre quelle aziende che si disinteressano della sicurezza dei propri lavoratori devono ricevere il cartellino rosso e perdere punti nella fase di assegnazione delle gare”, hanno concluso i rappresentanti sindacali.

In foto in apertura, il presidio del 1° marzo.

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