Semafori di Monza nell’occhio del ciclone. Nel corso dell’ultimo consiglio comunale ben tre interventi dei consiglieri presenti hanno riguardato le condizioni degli impianti semaforici cittadini. Sul banco degli imputati sono finiti i tempi dei segnali e la qualità della manutenzione. In particolare, sono stati coinvolti i semafori di via della Taccona angolo via Ticino, di via Buonarroti angolo via Borsa e di corso Milano angolo via Arosio.
Piero Zonca, consigliere comunale del Pd, ha sottolineato come l’impianto di via della Taccona sia sovente fonte di lunghi incolonnamenti di auto e mezzo pesanti. La sua posizione è tale a creare grosse difficoltà alla circolazione e quindi ha chiesto all’amministrazione comunale di intervenire attraverso una regolazione dei tempi e con la posa di “spire” in grado di leggere il traffico in transito e agevolare la corsia maggiormente intasata.
Per quanto riguarda il semaforo di corso Milano è intervenuto Aurelio Camporeale, consigliere del Movimento Cinque Stelle. Il problema, in questo caso, è di regolare meglio la svolta a sinistra per chi viene dal centro. In sostanza, non appare mai la freccia verde che autorizza gli automobilisti a girare e l’amministrazione dovrebbe intervenire quanto prima per rimettere a norma l’impianto.
Infine, l’ultimo semaforo finito sotto i riflettori è quello all’angolo fra via Borsa e via Buonarroti. Un semaforo di recente installazione, deciso per regolare al meglio il traffico in una strada che in questi ultimi anni ha visto una crescita esponenziale del numero di vetture. Tuttavia, anche in questo caso le tempistiche non sembrano regolate nella maniera migliore possibile. In particolare, i semafori per i pedoni rimangono verdi per un numero contenuto di secondi. Giusto il tempo di arrivare dall’altra parte e guai a campare troppo lenti.
