Salute

La provincia di Monza settima in Lombardia per numero di locali per celiaci

Nonostante l'aumento la provincia MB è in fondo alla classifica delle province lombarde per numero di locali gluten free

cucina-ristorante

Cresce ma non abbastanza il numero dei locali gluten free a Monza e Brianza certificati dall’Associazione Italiana di Celiachia (AIC). In totale i locali pubblici marchiati AIC nella provincia brianzola registrati nel 2018 sono 22, solo due in più rispetto all’anno precedente Una crescita modesta se paragonata alla media regionale che vede un più 20% complessivo dei locali gluten free.

La provincia MB si trova infatti nella parte bassa della classifica delle province della Lombardia per numero di ristoranti e bar in cui è possibile mangiare senza glutine, collocandosi il settimo posto dopo Milano (115 strutture), Brescia (74), Bergamo (57), Varese (34), Como (28) e Pavia (24).

In Lombardia complessivamente i  locali gluten free aderenti al network AFC (Alimentazione Fuori Casa) di AIC Lombardia Onlus, sono 423, di cui 280 ristoranti, 42 gelaterie, 18 B&B, 46 laboratori artigianali, 25 punti dedicati all’alimentazione in viaggio, 8 bar e 2 parchi divertimento. Numeri importanti anche quelli riferiti al numero di persone celiache. In Lombardia si calcolano 36.529 pazienti nel 2017, prima regione per numero di celiaci seguita da Lazio (21.063) e Campania (19.673)

“I locali gluten free in Brianza sono in aumento ma non sono abbastanza- ha commentato Isidoro Piarulli, presidente di AIC Lombardia Onlus -. Non basta adottare generici accorgimenti per improvvisarsi ristoratori gluten free. Entrare a far parte del network AFC significa appartenere a una rete di esercizi informati sulla celiachia in grado di offrire un servizio idoneo alle particolari esigenze alimentari. Un iter che prevede la partecipazione a un percorso informativo che inizia con la frequentazione di un corso base, teorico e pratico, prosegue con l’affiancamento di un tutor professionista di AIC in loco per effettuare il completamento informativo e offrire il supporto adeguato al singolo esercizio, e continua con monitoraggi periodici”.

Decalogo stilato da AIC Lombardia Onlus per cucinare e servire in sicurezza:

  1. Mani e indumenti devono essere puliti, senza tracce di farina.
  2. La tovaglia deve essere pulita e senza briciole.
  3. Le stoviglie devono essere attentamente lavate e tenute lontane da fonti di contaminazione.
  4. Pane e sostituti con e senza glutine devono essere ben identificati sul tavolo.
  5. Avvertire la cucina che è presente un cliente celiaco e indicare con esattezza nella comanda i piatti senza glutine.
  6. Per la cottura degli alimenti con e senza glutine usare il forno in momenti diversi e pulirlo bene dopo la preparazione di cibi contenenti glutine. Per la pizza con e senza glutine usare forni separati.
  7. Per non causare errori nel servizio usare un segno distintivo per la pietanza senza glutine.
  8. Tutto il personale deve essere informato sui giusti comportamenti e partecipare alla realizzazione di un ottimo servizio senza glutine.
  9. Non dire mai “la pasta/la pizza celiaca”. La persona è celiaca, il cibo è senza glutine.
  10. Il celiaco è un cliente, non è un “malato”.
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