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Piccolo reddito, ma una vita da nababbo: 500mila euro confiscati a un monzese

L'uomo, pluripregiudicato, e i familiari avevano immobili e denaro sproporzionati rispetto a quanto dichiarato

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Un reddito esiguo, ma una vita da nababbo che non è certo passata inosservata. Appartamenti, box e disponibilità finanziarie pari a 500mila euro, il tutto decisamente sproporzionato alla sua attività lavorativa. Nei giorni scorsi l’uomo, residente a Monza ma di origine campana, si è visto confiscare tutto dalle Fiamme Gialle.

I militari della Guardia di Finanza di Monza hanno dato esecuzione a un decreto di confisca emesso dalla Sezione Autonoma Misure di Prevenzione del Tribunale di Milano nei confronti del soggetto che, a partire dagli anni Settanta, ha riportato condanne per gravi reati, tra cui associazione per delinquere, estorsione, ricettazione e spendita di monete false.

Grazie ad approfonditi accertamenti patrimoniali, estesi anche al nucleo familiare dell’interessato, i finanzieri hanno dimostrato una rilevante sproporzione tra gli esigui redditi dichiarati nel tempo, l’attività lavorativa svolta ed i beni mobili ed immobili posseduti dallo stesso e dalle persone a lui vicine, che in sostanza fungevano da prestanome.

La capillare indagine condotta dalle Fiamme Gialle ha consentito l’individuazione di due immobili (1 appartamento e 1 box) e disponibilità finanziarie per un valore complessivo di circa 500mila euro, costituente il patrimonio illecitamente accumulato e detenuto dal pregiudicato.

La Guardia di Finanza, ricostruendo il curriculum criminale del soggetto e la propensione a vivere dei proventi illeciti così conseguiti, ha quindi proposto all’Autorità Giudiziaria il sequestro dei beni a cui è seguita la confisca degli stessi.

Quanto confiscato sarà destinato ora ad usi utili per la collettività.

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