Politica

Elezioni provinciali, Paolo Piffer si candida come “consigliere ombra”

Il consigliere comunale della lista civicamente sarà il guardiano dei lavori della nuova assemblea dell'ente di via Grigna.

paolo piffer immagine profilo 2019

Sarà il guardiano del Consiglio provinciale. Nonostante l’impegno profuso nel corso dell’ultima tornata elettorale che ha coinvolto l’ente di via Grigna, Paolo Piffer, già consigliere comunale a Monza della lista Civicamente, non è riuscito a ottenere l’elezione. Poco male, sebbene la delusione non manchi, il consigliere ha assicurato che sarà il “consigliere ombra” della Provincia, pronto a seguire ogni singolo atto dell’ente per tenere sotto controllo l’attività dei partiti.

“Da qualche giorno  in Brianza ci sono state le elezioni provinciali e molti di voi probabilmente lo stanno scoprendo solo ora – ha spiegato Piffer -. Si, le province esistono ancora. Le chiamano enti di secondo livello perché chiamarli enti inutili con elezioni antidemocratiche suonava peggio”. Piffer non condivide per nulla il sistema elettorale del Consiglio provinciale, demandato non ai cittadini ma agli altri amministratori del territorio. In particolare, il Consiglio provinciale è composto e viene eletto da sindaci e da consiglieri comunali dei comuni della Provincia. Un sistema chiuso, che non piace proprio per niente a Piffer.

Politici che hanno votano altri politici scelti dalle direzioni dei partiti – ha sottolineato -. Fantastico! Una campagna elettorale che vista da vicino non può non aver suscitato più di qualche imbarazzo. Una sorta di Mercante in fiera con una pessima riforma Delrio a stabilire le regole del gioco.  Ho provato a contrastare questo sistema lavorando ad un progetto provinciale veramente civico, purtroppo nonostante il mio impegno e quello di altri colleghi non c’è stato verso”.

Piffer considera la legge anti democratica, una riforma studiata ad hoc dai partiti per i partiti che taglia fuori i cittadini da ogni potere decisionale. “La Provincia è e rimarrà “roba” dei partiti – ha concluso -, ma mi impegno ufficialmente a partecipare come spettatore ad ogni consiglio provinciale e a rendicontare tutto come faccio in consiglio comunale, una sorta di “consigliere ombra”. Mi richiederà tempo ed energie ma davvero le cose non possono andare avanti così”.

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