Politica

Dichiarazione shock del pentastellato Amatetti: “Il Movimento 5 Stelle è morto”

Il commento del pentastellato sui social dopo il voto in relazione al caso Diciotti. Contrario al risultato anche il senatore brianzolo Corbetta

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«Il Movimento 5 Stelle è morto». Così Carlo Amatetti, un duro e puro del M5S, consigliere di maggioranza a Vimercate, ha esordito su Facebook ieri, lunedì 18 febbraio, a seguito della votazione sulla piattaforma Rousseau in merito all’autorizzazione a procedere contro Matteo Salvini in relazione al Caso Diciotti.

«Oggi il M5S delle origini, dopo essere sopravvissuto a una serie di ictus, è morto» ha scritto il pentastellato. «Cosa è diventato? Non lo so ancora. In ogni caso non lo ha ucciso l’esito della votazione ma l’approccio manipolatorio dei vertici. Vergogna».

Insomma, se grazie al voto dei grillini, Salvini e il Governo sono salvi, il Movimento 5 Stelle non sembra godere di buona salute. Tante le testimonianze, anche tra gli attivisti brianzoli. A parte Amatetti, anche il senatore brianzolo Gianmarco Corbetta ha affidato ai social il suo punto di vista sulla questione e lo ha fatto in un lungo post precedente al voto, in cui ha affermato che avrebbe votato a favore dell’autorizzazione a procedere. 


«Il mio giudizio personale, che esprimerò da iscritto al Movimento votando domani su Rousseau, è che l’interesse pubblico perseguito dal ministro non è preminente rispetto all’interesse che si ipotizza violato – ha scritto – Quindi voterò a favore dell’autorizzazione a procedere nei confronti del Ministro (e anche di eventuali altri ministri che dovessero trovarsi nella stessa situazione)».

Alla fine, il leader della Lega ha vinto e ha potuto ringraziare «il caro amico Luigi per la correttezza». Un ringraziamento amaro, perché il voto sembra al contrario indebolire Di Maio, che rischia di pagare un prezzo pari al 40,95% di attivisti che hanno votato no. Se il Ministro dello Sviluppo Economico ha espresso soddisfazione per la coesione del Governo, il risultato infatti non fa che certificare la netta spaccatura all’interno del Movimento.

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