Attualità

Tessere “rubate” e così i minorenni comprano la Cannabis light

Come per le sigarette bisogna essere maggiorenni per acquistarle cannabis light e ai distributori ci vuole la tessera sanitaria. Ma è un ostacolo facilmente aggirabile dai minorenni.

nonna-maria-24-vimercate-02

Prodotti a base di cannabis a basso contenuto di thc acquistati da minorenni. Accade in Brianza. Tutti i giorni. Con un trucco. Perchè per comprare della cannabis bisogna essere maggiorenni, ma se in tasca si ha una tessera sanitaria di un altro, il gioco è fatto.

La Legge sulla vendita della cannabis light, la 242/2016 sulla vendita di prodotti di canapa, è chiara. Stabilisce infatti, la possibilità di coltivare cannabis con il Thc, ovvero il principio attivo,fino a 0.6. Inoltre, sempre rispettando questo limite massimo, vi è anche la possibilità di commercializzarla. C’è il divieto di utilizzarla “a scopo ricreativo”, ovvero di fumarla. Si possono fare gli infusi, le tisane, usarla a a scopo ornamentale e per profumare gli ambienti, ma non si può fumare.

 

Il detto dice, occhio non vede, cuore non duole. E in questo caso il detto cade a fagiolo, perchè anche se è vero che la sostanza è presente in dose molto bassa rispetto alle cosiddette “canne”, i ragazzetti la acquistano e la fumano. Evitando, almeno il contatto con gli spacciatori.

Sta di fatto che per acquistare anche la “maria” leggera bisogna essere maggiorenni. E ciò vale sempre, anche quando la sostanza è venduta nei distributori H24. Serve la tessera sanitaria. Al distributore h24 durante il pomeriggio c’è un bel via vai. Qui si trovano merendine, bibite e prodotti a base di cannabis. I prodotti sono segnalati da un etichetta rossa, se necessitano l’uso della tessera sanitaria perchè l’acquirente deve essere maggiorenne e da una bianca, se sono a portata di tutti.

I ragazzi intervistati nei dintorni della macchinetta, alcuni maggiorenni ma molti minorenni, hanno confermato senza troppa timidezza che aggirare l’ostacolo della tessera sanitaria è molto facile: basta chiederla ad un amico diciottenne o ‘chiederla in prestito’, ma spesso ciò fa rima con prenderla di nascosto dal portafogli di un genitore.

 

Nulla di nuovo sotto il sole. Questo stesso sistema è lo stesso utilizzato da anni per l’acquisto di sigarette dai distributori. Oggi però in piazza c’è la possibilità di acquistare a tutte le ore anche prodotti a base di cannabis, seppur (e lo ripetiamo) con il principio attivo in misura legale. Denunciamo quindi un sistema che fa acqua e che è facilmente raggirabile andando a minare la salute dei più giovani. Anche se, in conclusione, la cannabis ligh alza un pochettino di più l’asticella della legalità contro gli spacciatori, c’è a rischio la salute e la tutela dei giovani minorenni.

MBNews è anche su WhatsApp. Clicca qui per iscriverti al canale e rimanere sempre aggiornato.