Politica

Monza, il consigliere comunale Paolo Piffer tenta la scalata alla Provincia

L'obiettivo è presentare un progetto alternativo alle due grandi coalizioni dei partiti per coinvolgere e convincere i consiglieri dei 55 comuni.

paolo piffer immagine profilo 2019

Paolo Piffer non lascia, raddoppia. Dopo avere tentato il colpaccio nelle ultime elezioni amministrative di Monza candidandosi alla poltrona di primo cittadino, il consigliere comunale della lista Civicamente ha annunciato che si candiderà alle prossime elezioni provinciali.

Una sfida completamente nuova perché non dovrà convincere gli elettori a votarlo, ma gli amministratori della Brianza. Sono questi ultimi infatti, essendo la Provincia un ente di secondo livello, a eleggere in consiglieri. Al di là del terreno di scontro elettorale del tutto nuovo per Piffer, il consigliere ha anche posto l’accento su come in pochi sappiano veramente come funzionano i meccanismi elettorali della Provincia.

“Il 17 marzo si voterà il nuovo consiglio provinciale – ha spiegato Piffer – Quanti cittadini sono al corrente di questo? Quasi nessuno. La riforma che avrebbe dovuto eliminare le Province definitivamente si è invece fermata a metà strada trasformandole in enti di secondo livello. Cosa significa? Semplice, che i cittadini anche queste volta non potranno votare e scegliere i loro rappresentanti, cosi i grossi partiti potranno fare il bello e il cattivo tempo”.

Dal momento però che le competenze delle Province sono tutt’altro che di secondo piano, Piffer ha deciso di mettere in campo la propria preparazione maturata in questi anni in Consiglio comunale a Monza. “Le competenze della provincia non sono proprio di poco conto – ha aggiunto -. Stiamo parlando di strade, scuole, ambiente. Una vera ingiustizia insomma. Una democrazia monca. Basti pensare che nell’attuale consiglio provinciale non c’è nessuna rappresentanza civica”.

A questo punto, per Piffer c’è solo una via da percorrere: “Come rappresentante civico della città capoluogo non intendo permettere che tutto ciò si ripeta – ha concluso -. Farò di tutto per presentare un progetto alternativo alle due grandi coalizioni dei partiti sperando di coinvolgere e convincere i consiglieri civici dei 55 comuni. Ho già contattato esponenti di Brianza Civica e non escludo che si possa partire proprio da lì. Non c’è molto tempo e non sarà semplice, ma tanto in questo periodo di semplice in politica non c’è nulla”.

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