Bernareggio, arriva il regolamento del verde. Le opposizioni: “Invadente”

Alcuni punti in particolare non hanno soddisfatto per niente gli esponenti di opposizione. Su tutti, Stefano Tornaghi (Lega) e Fernando Vertemati (Bernareggio Bene Comune),
Il Regolamento del Verde approda a Bernareggio, tra le “riserve” delle minoranze. Il documento normativo sulla gestione delle zone verdi, pubbliche e private, equiparate a bene comune, è stato approvato nel corso dell’ultimo consiglio comunale fra le perplessità delle opposizioni.
L’intento del regolamento è orientato al risparmio ambientale del pianeta, ma per qualcuno l’obiettivo nobile sarebbe bilanciato da richieste troppo stringenti in capo al cittadino per difenderlo. Il testo del dispositivo comprende 54 articoli elaborati da una commissione ad hoc, e ricalca in gran parte lo strumento approvato nel 2017 dal Comune di Milano, che è stato preso come modello.
Alcuni punti in particolare non hanno soddisfatto per niente gli esponenti di opposizione. Su tutti, Stefano Tornaghi (Lega) e Fernando Vertemati (Bernareggio Bene Comune), per i quali vi sarebbero eccessive e immotivate imposizioni a cui dover sottostare.
“Questo documento mette troppo le mani nelle proprietà dei cittadini – ha osservato Vertemati – oltre ad essere complesso da leggere e difficilmente sintetizzabile. In più mi chiedo chi si occuperà di vigilare sull’effettiva osservanza delle regole“. Sulla stessa lunghezza d’onda si è mantenuto il pensiero di Tornaghi, che parla di imposizioni, più che di prescrizioni del regolamento.
“Il testo mi sembra complesso e farraginoso – ha spiegato il consigliere leghista – in particolare trovo estremamente restrittive per i cittadini le condizioni normative sulle potature straordinarie, per le quali si richiede la perizia agronomica per procedere. Così l’iter diventa simile a quello necessario per le autorizzazioni edilizie, anche come tempistiche. Così come trovo troppo vincolanti le norme sugli abbattimenti, dove vige l’obbligo di sostituzione dell’esemplare abbattuto con uno nuovo. Inoltre mi chiedo chi e come possa sorvegliare sul rispetto del regolamento, che si somma alle altre decine di regolamenti comunali. Percui credo che alla fine potrebbe passare il modello delle segnalazioni dei cittadini”.
E sull’argomento è intervenuto, dando qualche delucidazione in più, anche il sindaco Andrea Esposito, per fare chiarezza sul senso e i contenuti del documento, e spiegando che non presenta soltanto vincoli. “Ci tengo a sottolineare che il regolamento non parla solo di obblighi – ha dichiarato Esposito – ma fa riferimento anche a principi, procedure e norme per le proprietà pubbliche. Il controllo è invece pressante già oggi, visto che sono le stesse aziende del verde a venire in comune a chiedere le pratiche da presentare per le autorizzazioni”.
Intanto però restano gli interrogativi sull’effettiva sorveglianza al rispetto del regolamento, così come sulla consapevolezza della nuova disciplina dell’argomento per i proprietari dei giardini. L’idea a cui starebbe pensando l’amministrazione, sarebbe quindi quella di distribuire un vademecum a tutta la cittadinanza per informarla sulle novità del regolamento.