Paderno D’Adda, il Ponte San Michele riaprirà entro le fine del 2019

14 gennaio 2019 | 16:26
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Paderno D’Adda, il Ponte San Michele riaprirà entro le fine del 2019

La viabilità potrebbe essere ripristinata già a dicembre di quest’anno, prima che si concludano i lavori.

Il ponte San Michele di Paderno d’Adda, chiuso lo scorso settembre, ritornerà transitabile al traffico ciclopedonale in Primavera, mentre la viabilità potrebbe essere ripristinata già a dicembre di quest’anno, prima che si concludano i lavori. A dichiararlo il commissario Maurizio Gentile, A.D. di RFI.

Oggi il sopralluogo in occasione del termine del bando d’appalto, dall’importo di 17 milioni di euro, scaduto il 7 gennaio scorso e si attendeva l’ufficializzazione del vincitore.  Sarà l’impresa Notari di Milano ad eseguire i lavori di messa in sicurezza del Ponte San Michele tra Paderno e Calusco.

“La riapertura al traffico veicolare del Ponte San Michele per dicembre di quest’anno è una buona notizia e va nella direzione auspicata da tutti”. Lo ha detto l’assessore regionale alle Infrastrutture, Trasporti e Mobilità sostenibile, Claudia Maria Terzi, commentando le dichiarazioni dell’amministratore delegato di Rfi, Maurizio Gentile.

“La Regione Lombardia fin dal primo momento – ha spiegato Terzi – ha agito su Rfi affinchè facesse il possibile per ridurre le tempistiche. Positiva è anche la conferma della riapertura al transito ciclopedonale entro il mese di marzo. Dal canto nostro, siamo al lavoro per ottenere quanto prima le risorse stanziate in manovra finanziaria (1,5 milioni di euro) per potenziare le misure per alleviare il disagio di pendolari e imprese. Risorse che saranno messe in campo di concerto con il territorio”.

“A proposito di soluzioni alternative per la mobilità – ha proseguito Terzi – la Regione nell’ultimo bilancio ha approvato uno stanziamento di 2,4 milioni di euro che include anche il potenziamento della linea autobus Z301 che collega Bergamo via Dalmine, Trezzo e Sesto San Giovanni: si tratta di 21 corse aggiuntive al giorno. Questo finanziamento, valido per il triennio 2019-2021, andrà a coprire le spese per i servizi sostitutivi che comportano un aumento delle percorrenze dei bus del Tpl, in ragione di problematiche infrastrutturali come può essere la chiusura di un viadotto”