Monza, al via il progetto “Street Sport”: quando la strada era maestra di vita

25 gennaio 2019 | 11:35
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Monza, al via il progetto “Street Sport”: quando la strada era maestra di vita

L’assessore Arbizzoni sta mettendo a punto un progetto per riqualificare i campi sportivi rionali di via della Francesca e via San Rocco

Portare lo sport nei quartieri per creare un momento di aggregazione e di svago. E’ questo l’obiettivo che l’assessore allo Sport, Andrea Arbizzoni, si propone di raggiungere attraverso il progetto “Street sport”, un piano grazie al quale saranno sistemate alcun aree verdi con annessi campi da basket rionali sui quali potranno iniziare a radunarsi i giovani della zona per stare insieme facendo sport.

Un percorso analogo a quello fatto in via Tolomeo, nel rione Libertà, dove il campo da basket è stato di recente sistemato proprio per favorire l’aggregazione di numerosi giovani che arrivano addirittura da fuori città per giocare o partecipare a tornei.

IL PROGETTO

“Street sport nasce dall’idea di rendere più accessibile lo sport – ha commentato l’assessore -. Tutti conosciamo molto bene il valore sociale che ha, ma non è corretto che l’unica soluzione a portata di famiglia sia quella di iscrivere il figlio a una qualche associazione o scuola sportiva. Spesso queste iscrizioni costano soldi e non stiamo vivendo una fase molto felice dal punto di vista economico”. Così, all’assessore sono venuti in mente i campi da strada, quelli dove una volta nascevano i grandi talenti e che spesso si vedono ancora nei film o telefilm targati Usa. “Street sport”, appunto.

LE ZONE

I campi prescelti per dare via libera a questa iniziativa sono quelli di via San Rocco, nell’omonimo quartiere, e quello di via Pier della Francesca, nel quartiere Cederna – Cantalupo.

La somma stanziata per rimettere in sesto è di circa 30 mila euro. Il progetto è stato inserito fra le azioni strategiche esecutive del bilancio previsionale 2018 del Comune e coinvolge quattro sevizi comunali: Sport, Verde, Verde e ordini e Polizia locale. Come riferimento, oltre al campo di via Tolomeo, è stata presa anche l’esperienza (positiva) della gestione partecipata dei giardini del Nei, che tramite la consulta vede attive diverse associazioni sportive, culturali e ricreative.