Mattia Bighi è a un passo dalla nuova molecola contro l’alzheimer

Studente di 3H dell'Indirizzo Biotecnologie Sanitarie, supportato dall'amico di 4M Federico Palaia, ha inventato questa nuova struttura che dovrà essere ora sintetizzata e sperimentata.

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Ci sono 17enni e 17enni. Per esempio, ci sono quelli che, per passare il tempo, si divertono… a disegnare strutture molecolari.

L’avventura di Mattia Bighi, studente della 3H dell’Istituto Einstein Indirizzo Biotecnologie Sanitarie, è iniziata così, due anni fa circa, nell’anno scolastico 2016/2017.

Un gioco, un passatempo come tanti (per così dire), che oggi ha portato lo studente a creare una molecola tutta sua che, udite udite, potrebbe essere sperimentata nei farmaci per la cura dell’alzheimer.

Sembra incredibile, eppure è realtà. Per ora la molecola, che è stata chiamata 1-B/c, è “solo” stata inventata. Il percorso da fare ancora è lungo, questa nuova struttura deve essere sintetizzata e poi sperimentata. Mattia e il suo amico Federico Palaia, di 4M, collaboratore in questo progetto, cercano partner e inseguono il sogno. Un sogno iniziato per caso, con un divertimento e un’illuminazione giunta per caso alla fermata del pullman.

«All’inizio io e Federico non avevamo intenzione di scoprire qualcosa, volevamo solo divertirci a disegnare strutture molecolari – racconta Mattia – Poi, nel tempo, ho capito che la chimica era la mia materia e ho deciso di approfondire gli studi per conto mio».

Il ragazzo ha iniziato a sfogliare saggi di chimica organica e a documentarsi sul sito del Ministero della Salute, per conoscere quali fossero le sostanze illegali. Poi, un giorno, aspettando il bus…

«L’attesa era di un’ora. Mi sedetti e mi misi a fissare nel vuoto e, ad un tratto, l’illuminazione: di colpo ero sicuro di aver capito come inventare una molecola semplice ed elegante e in modo da poterla facilmente sintetizzare. Chiamai un mio amico e gli chiesi se gli sarebbe piaciuto entrare a far parte del progetto. Federico acconsentì e quando tornai a casa, mi misi a disegnare la struttura e ne mandai una foto a lui. Ai nostri occhi sembrava perfetta, eravamo al settimo cielo».

La molecola non era così perfetta. Mattia e Federico dovettero sistemarla e poi, ricerche dopo ricerche, i due capirono anche come sintetizzarla. Fondamentale infine l’aiuto dei professori, in particolare di quello di Scienze, Antongiulio Cosentino, che ha messo in contatto i ragazzi con professori universitari, che hanno spronato i giovani a proseguire.

«L’esperienza in Bicocca fu molto importante per noi – continua Mattia – Secondo il loro team di ricerca, la nostra molecola potrebbe essere sperimentata in futuro, come farmaco contro l’alzheimer. Questo è uno dei motivi per cui speriamo di avere la possibilità di avviare la sintesi, per poi passare alla fase della sperimentazione su cellule, piante, funghi e topi da laboratorio».

Ora Mattia e Federico cercano partner. Ma quello che hanno fatto fino ad ora è già qualcosa di incredibile. Ancor più se si pensa che hanno solo 17 anni…

(Foto by Click! Giornalino IIS Einstein)

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