Ambiente

Desio, un anno dopo il sacco blu: raccolta differenziata al 78%. E per il futuro due nuovi progetti

In arrivo la nuova piattaforma ecologia con un centro del riuso e la tariffa puntuale.

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Ad un anno dall’introduzione del sacco blu, il Sindaco di Desio tira la somme: “una situazione che continua a migliorare, i cittadini hanno risposto bene al cambiamento”. E i numeri, di questi 12 mesi, ne sono la conferma: tra il 2017 e il 2018 sono “spariti” più di 2mila tonnellate di rifiuti indifferenziati facendo arrivare la percentuale di raccolta indifferenziata al 78%.

Un grande successo, dunque, riuscito grazie alla collaborazione con Gelsia, alla Polizia Locale che ha investito su una squadra ambientale speciale composta da quattro persone specializzate più un ufficiale e certamente l’uso di cinque foto trappole.

DUE NUOVI PROGETTI

Non un punto di arrivo sul quale adagiarsi, ma sicuramente un nuovo traguardo da cui ripartire e, infatti, come spiega il l’Assessore Guidotti: “per il futuro abbiamo due grandi progetti: una nuova piattaforma ecologica con un centro del riuso che verrà realizzata da Gelsia – spiega – e l’altra è l’introduzione della tariffa puntuale sul quale stiamo lavorando perché richiede tutta una raccolta di dati. E in più, la raccolta verrà suddivisa da 3 a 6 zone che permetterà una distribuzione e una raccolta diversa, ma l’obiettivo finale è quella poi di usare un sistema di raccolta standard per i rifiuti non conformi”.

I NUMERI DEL SACCO BLU

C’era chi, nei vari consigli comunali, aveva espresso grande perplessità sull’introduzione del sacco blu: non tanto per la sua indubbia utilità, quanto piuttosto sulla gestione di tutto il progetto e sulla risposta della cittadinanza. Remore a cui l’Assessore ai Rifiuti e Igiene Urbana Stefano Bruno Guidotti non ha dato alcun peso e, oggi, fa affidamento ai numeri che testimoniano quanto i desiani abbiano risposto bene facendo registrare al Comune cambiamento repentino in soli 15 giorni: “nel 2017 abbiamo raccolto 5767 tonnellate di rifiuti indifferenziato nel 2018 ne abbiamo ritirate 3776 – fa sapere – stessa cosa vale per i verbali notificati: in un anno ne sono stati fatti oltre 300. Questo a testimoniare che le cose si stanno facendo, non siamo fermi”.

Parole sottoscritte anche dal Primo Cittadino Roberto Corti: “purtroppo quello dell’abbandono dei rifiuti è un problema che c’è un po’ ovunque ed è dovuto sempre da mancata educazione e senso civico – commenta – ad un anno dall’introduzione del secco blu, però, possiamo dire che la reazione della popolazione sta nettamente migliorando e questo è sintomo che stiamo facendo bene. Vogliamo dare questi numeri per far sapere ai desiani che stiamo lavorando”.

LA SQUADRA SPECIALE

Ovviamente il “merito” non va solo all’introduzione del sacco blu, ma anche a tutto il lavoro che c’è “dietro le quinte”: dall’operato degli ispettori di Gelsia, alla squadra ambientale della Polizia Locale fino all’uso delle foto trappole che sono riuscite a tamponare alcune situazioni di degrado.

In netto miglioramento, per esempio, le situazioni di Piazza Cavour, Piazza Martiri di Fossoli e via Fabio Filzi; ancora in una situazione critica invece Cascina Bolagnos e via Per Bovisio: “Due sono state le carte vincenti – commenta l’Assessore alla Polizia Locale Jennifer Moro – la prima sicuramente la collaborazione con Gelsia Ambiente e la seconda quella di investire risorse umane ed economica in una squadra ambientale che contiamo di incrementare nei prossimi mesi.

“Per quanto riguarda l’abbandono dei rifiuti, nell’arco di un anno la Polizia Locale ha emesso ben 85 verbali e, in due casi abbiamo anche fatto denuncia penale perché l’abbandono era riconducibile a persona giuridica – fa sapere il Commissario Gianfranco Minniti coordinatore dell’Unità Operativa di Polizia Ambientale – anche l’uso delle foto trappole in due anni hanno dato i loro frutti: su otto zone controllate abbiamo emesso un totale di 7 sanzioni: sembrano poche ma non è cosi. Il lavoro attraverso le foto trappole non è semplice come sembra perché bisogna sempre sperare che l’inquadratura prende il veicolo e ci mostri la targa. Oltre infatti il nostro lavoro, e quello degli ispettori Gelsia, va ricordato che alle spalle di tutto ci sono oltre 200 ore di ufficio di personale specializzato che vaglia poi tutti gli elementi di prova”.

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