Attualità

I truffati dai fratelli Antonini: “Giusto l’arresto, ma ora vogliamo i nostri soldi”

Dopo tanti giri loschi finalmente giustizia è stata fatta. I fratelli Antonini, titolari di A2 Car, finiscono in manette.

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Auto pagate, ma mai consegnate“. Questo lo slogan dei manifestanti che per mesi hanno continuato la loro protesta davanti l’autosalone A2 Car di Varedo. Tanta rabbia da parte delle oltre 150 persone raggirate e rimaste con un pugno di mosche in mano. Targhe false, passaggi di proprietà mai avvenuti, contratti pubblicitari illegali e auto mai consegnate. Queste le accuse che i truffati rivolgono agli Antonini, i proprietari dell’autosalone, che nonostante tutto si erano detti innocenti quando li avevamo intervistati anche noi. “Da parte nostra – avevano spiegato – non c’è nessun tentativo di truffa. È solo un momento di crisi da cui stiamo cercando di uscire”. A due anni di distanza dai presunti raggiri, nel corso di questa mattina, giovedì 17 gennaio, i militari della guardia di finanza hanno eseguito l’ordine di arresto per i due fratelli Antonini e per un terzo “manager” con l’accusa di bancarotta fraudolenta.

IL CASO

La presunta truffa degli Antonini era semplice. Si è trattava di mettere in vendita automobili a buon prezzo di mercato offrendo inoltre, in alcuni casi, una formula “del tutto vantaggiosa”. Quella che prevedeva l’affissione di adesivi pubblicitari sulle autovetture in cambio di un rimborso progressivo che avrebbe quindi alleggerito il costo totale dell’automobile. ma in Italia questa pratica è vietata (Art.57 comma 1 del codice della strada).  Molte vetture non sono mai state consegnate e quando invece sono state ritirate, ecco che mancavano i documenti, come il regolare passaggio di proprietà. Insomma, situazioni poco chiare alla luce del sole che come testimonia Laura Stucchi, portavoce dei manifestanti, “va avanti orami da anni”.

Gli Antonini però continuavano la loro crociata asserendo che gli intenti non sono mai stati quelli di truffare, ma di lavorare per risolvere la situazione debitoria e mettersi in pari, un passo alla volta, con le consegne delle automobili già interamente pagate dai clienti.

 

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