Politica

Treni, Lega Monza e Brianza: “Dal Pd propaganda sulla pelle dei pendolari”

 “Propaganda di partito a cui si vuole mettere una veste istituzionale”, così la Lega di Monza e Brianza bolla l’iniziativa dei sindaci del PD che vuole bloccare l'unica soluzione che nell'immediato potrebbe ridurre i disagi dei pendolari.

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 “Propaganda di partito a cui si vuole mettere una veste istituzionale”, così la Lega di Monza e Brianza bolla l’iniziativa dei sindaci del Partito Democratico che vuole bloccare l’unica soluzione che nell’immediato potrebbe ridurre i disagi dei pendolari. “La sostituzione con bus di alcune corse nella fascia oraria di morbida permetterà di recuperare materiale rotabile e personale, in modo da ridurre sensibilmente le soppressioni e aumentare l’indice di puntualità, con lo scopo di tutelare maggiormente le corse dei pendolari. La rimodulazione del servizio riguarderà solo l’1% dell’utenza nei giorni feriali, lasciando invariato il numero di corse nelle ore di punta. L’obiettivo è appunto concentrare treni e personale nelle fasce orarie frequentate dai pendolari, per migliorare il servizio in attesa che venga superata l’emergenza in corso. Altre soluzioni per alleviare i disagi nel breve periodo non esistono, infatti i sindaci Pd non propongono alcunché di concreto e immediatamente applicabile. I sindaci del Pd sanno che questa è una soluzione temporanea, ma preferiscono speculare sulla pelle dei pendolari omettendo le gravi responsabilità in capo al loro partito. Regione Lombardia, socia al 50% di Trenord attraverso Fnm, ha investito 1,6 miliardi per acquistare 161 treni che entreranno in servizio, dati i tempi tecnici, dalla metà del 2020. L’altro socio di Trenord, ovvero Trenitalia (gruppo Ferrovie dello Stato), di fatto non ha mai investito nulla. A questo si aggiunge la cattiva condizione strutturale della rete gestita da Rfi, sempre del gruppo Ferrovie dello Stato. E alla carente manutenzione della rete è imputabile quasi la metà delle soppressioni. Le Ferrovie dello Stato per anni e anni sono state gestite da manager nominati dal Pd. Lo stesso Pd che quando era al governo non ha investito sul servizio ferroviario lombardo, né per acquistare nuovi treni né per efficientare la manutenzione della rete. Basti dire che la flotta conferita da Trenitalia (Fs) in Trenord ha una media di 32 anni, mentre i convogli conferiti da Regione Lombardia hanno in media 9 anni. Un dato che la dice lunga su chi ha investito, ovvero Regione Lombardia, e su chi colpevolmente non lo ha fatto, ovvero i Governi e le Fs a guida Pd. I sindaci del Pd se la prendano appunto con i Governi del loro partito, che negli anni si sono disinteressati al destino dei pendolari lombardi determinando la crisi del nostro sistema ferroviario.

Per quanto riguarda la Seregno-Carnate, in commissione regionale trasporti, l’assessore Claudia Terzi ha chiarito che non c’è mai stata alcuna intenzione di procedere alla soppressione della linea. L’obiettivo è riattivarla non appena le condizioni tecniche lo consentiranno. Su questa linea vengono temporaneamente effettuate sostituzioni con bus per recuperare materiale rotabile e personale. Attualmente sulla Seregno-Carnate viaggiano treni con 7 o 8 passeggeri, e solo una corsa, quella delle 7.07 da Carnate, supera i 40 passeggeri. Ben 11 corse trasportano meno di 10 persone ciascuna”. I sindaci della Lega lavorano al fianco del presidente Fontana e dell’assessore Terzi per gestire la situazione e cercare di risolvere i problemi.

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