Politica

Seveso Futura, primo atto: un consiglio comunale aperto su sottopassi e viabilità

Lunedì 17 dicembre Seveso Futura si è costituita associazione politica e ha fatto la sua prima richiesta: un consiglio comunale aperto dove discutere dei problemi di viabilità e dei disagi dei pendolari.

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Un movimento politico locale, che nasce e si sviluppa su misura per i bisogni di una piccola città (Seveso, meno di 24.000 abitanti nella provincia di Monza e Brianza), e che, allo stesso tempo, non vuole dimenticare che «non ci troviamo in una bolla di vetro»: è così che si è presentata Seveso Futura, che lunedì 17 dicembre si è ufficialmente costituita associazione politica dopo un percorso di condivisione e approfondimento durato un anno.

Il nuovo bebè politico sevesino ha già rivolto la prima richiesta alle istituzioni: un consiglio comunale aperto dove discutere di sottopassi e viabilità, «così che possano intervenire rappresentanti di pendolari, tecnici e rappresentanti istituzionali». Al centro del dibattito, secondo Seveso Futura, dovrebbero infatti trovare spazio sia i problemi dei cittadini che si trovano a dover convivere con una città tagliata in due dalla ferrovia, sia i disagi dei pendolari di Trenord.

«La città non può più stare ferma – ha dichiarato Giorgio Garofalo, eletto presidente pro tempore di Seveso Futura, che d’altra parte nasce proprio su sua iniziativa -. Bisogna mettere in atto tutte le soluzioni possibili per l’attraversamento della linea ferroviaria, accelerando sulle opere necessarie e curandone i processi affinché gli interventi siano della massima qualità. Ci preoccupa il silenzio della giunta su questo tema – ha sottolineato, riprendendo un appello già lanciato tempo fa dal consigliere ed ex sindaco Paolo Butti -. A che punto siamo con le opere di attraversamento ferroviario? Siamo solidali – ha continuato – con i sindaci che in queste ore stanno manifestando contro le scelte di Trenord, e non possiamo fare a meno di notare l’assenza del sindaco di Seveso, che su un tema così importante sembra aver perso la parola».

Garofalo, che a 32 anni può vantare un passato politico nel Pd prima e in Articolo 1/Liberi e Uguali poi, nonché il ruolo di presidente del consiglio comunale durante l’amministrazione Butti, non ha rinunciato a un’altra bacchettata al sindaco Luca Allievi (Lega). «La nostra città e i suoi cittadini meritano un plauso per l’ottimo risultato raggiunto sul fronte della raccolta differenziata: Seveso è stato recentemente premiato da Legambiente Lombardia come il miglior “Comune riciclone” sopra i 20.000 abitanti della provincia di Monza e Brianza, quarto in tutta la Lombardia – ha ricordato -. E visto che non l’ha fatto ancora nessuno, voglio ringraziare e rendere merito a chi nella passata amministrazione si è speso moltissimo per fare in modo che Seveso raggiungesse questo importante obiettivo. Credo si sia persa una bella occasione: non si tratta tanto di “dare a Cesare quello che è di Cesare”, ma di alimentare una positiva cultura politica, basata sul rispetto delle persone e del lavoro di tutti. Perché facciamo, o dovremmo fare, il tifo per Seveso prima ancora che della propria parte politica».

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